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DAL carcere nel quale si trova rinchiusa e dove fino a poco tempo fa era vissuto anche il suo piccolo Cocò, Antonia Iannicelli ha scritto una lettera che è stata letta ieri nel corso della fiaccolata organizzata a Cassano per ricordare il bimbo di tre anni e le altre due vittime brutalmente uccise e bruciate nella strage di domenica scorsa. Antonia, che in cella ha ricevuto la visita di Nunzio Galantino, vescovo di Cassano e segretario generale Cei, ha invitato a non rispondere con la vendetta.

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Ecco il testo integrale:

IL mio piccolo angelo ora è con Gesù. Sono la mamma di Nicola che il 16 gennaio 2014 in modo tragico e violento ci è stato tolto al grande amore di mamma e papà. Con questa mia lettera voglio soltanto esprimere ciò che il mio animo, anche se trafitto dal grande dolore, mi suggerisce. Dopo aver parlato con tutti coloro che mi sono vicini: le volontarie, il cappellano ed infine il Vescovo di Cassano che mi è venuto a trovare e dopo averlo ascoltato mi ha colpito una sua frase presa dalla Bibbia con cui mi ha fatto riflettere il senso di ciò che è capitato al mio piccolo angelo. 

Il salmo 54 della Bibbia a un certo punto dice “Piombi su di loro la morte, scendano vivi negli inferi perché il male è nelle loro case, è nel loro cuore”, e il vescovo diceva che al male non si risponde mai con il male. Ho capito che dobbiamo cambiare nel cuore e dobbiamo sforzarci di non rispondere con la vendetta ma con l’amore. Questi pensieri mi vengono di fronte alla parola di Dio mi aiuta a capire il perché della morte del mio piccolo Cocò di appena tre anni. 

Il mio cuore di mamma mi suggerisce di conservare nel mio animo il dolore di aver perso un figlio, ma di aver guadagnato un angelo che sicuramente non vuole che noi sulla terra continuiamo a farci del male, perché lui, sempre sorridente come lo era tra noi, vorrebbe certamente che la sua non sia una morte inutile, ma che porti pace nel cuore di tutti. E’ strano che io possa dire questo, ma pensando al sogno del mio figlioletto che avrebbe tanto voluto una vita bella e sana, penso a tutti i bambini che sognano di vivere questa vita serenamente. Mi auguro che ciò che è successo adesso non succeda mai più: perché il dolore di una mamma a cui è stato portato via crudelmente un figlio, è qualcosa che ti strappa le viscere e che non auguro a nessuno. Non ci siano, perciò, più divisioni negli animi di noi grandi per non farli vivere ai nostri figli. 

Antonia Maria Iannicelli 

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