X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

CASTROVILLARI (CS) – La Procura di Castrovillari ha chiesto l’archiviazione per i due indagati nell’inchiesta, aperta a giugno 2011, per la morte dell’ex calciatore Donato Bergamini. Si tratta dell’ex fidanzata del calciatore, Isabella Anna Internò, accusata di concorso in omicidio e del camionista, Raffaele Pisano, per favoreggiamento e false dichiarazioni. Per la morte di Denis Bergamini non ci sono, dunque, colpevoli secondo questa decisione della Procura.

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE SUL CASO DI DENIS BERGAMINI
NEL FASCICOLO IN AGGIORNAMENTO DINAMICO

Il calciatore del Cosenza Donato Bergamini morì il 18 novembre 1989 investito da un camion. A 24 anni dalla morte la Procura di Castrovillari, il 16 maggio 2013, aveva notificato un avviso di garanzia per concorso in omicidio nei confronti dell’ex fidanzata di Bergamini e subito dopo si era aggiunto tra gli indagati anche l’autotrasportatore. Entrambi gli indagati, all’interrogatorio della nuova inchiesta, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Gli avvisi di garanzia era scaturiti dalle indagini avviate dalla Procura di Castrovillari ed una serie di perizie realizzate dai Ris e da due medici legali dopo la riapertura dell’inchiesta su richiesta della famiglia Bergamini che non si è mai arresa all’ipotesi del suicidio e che nel 2009 si è rivolta all’avvocato Eugenio Gallerani il quale ha redatto un dossier di controinchiesta con il quale è riuscito a fornire nuove “interpretazioni” dei materiali (foto, perizie, e referti istologici) della prima indagine e convincere i magistrati castrovillaresi della necessità di riaprire il caso..

Molte le perplessità sul modo in cui sarebbero state condotte le prime indagini sull’incidente e per i rilievi effettuati nell’immediatezza. Tra le tante incoerenze nella ricostruzione di quei fatti – oltre alla mancata corrispondenza dei chilometri registrati sul disco orario del camion che investì il centrocampista del Cosenza e quelli che effettivamente avrebbe dovuto percorrere il mezzo partito da Rosarno – c’è anche quella della distanza tra il presunto punto di impatto del corpo del calciatore di Boccaleone D’Argenta (Ferrara) con l’avantreno del camion e il punto in cui i carabinieri giunti sul posto trovarono il cadavere di Denis. 

 

 

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE