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L’uomo era stato ricoverato in gravi condizioni, ma non è riuscito a superare un delicato intervento chirurgico. Pochi giorni fa aveva perso il lavoro

di MORENA GALLO

MONTALTO UFFUGO (CS) – Sarebbe stato licenziato giorni fa e, preoccupato di come avrebbe fatto a mantenere la famiglia, s’è sparato con una pistola. E’ la cronaca della tragedia avvenuta nel pomeriggio di ieri in un condominio di Montalto Uffugo.

Protagonista un uomo di 60 anni, che si è tolto la vita. L’uomo è stato ricoverato all’Annunziata in prognosi riservata e le sue condizioni di salute sono apparse subito gravi. Nella serata di ieri è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, ma è morto nella notte.

Cosa l’abbia spinto a compiere il folle gesto non è dato sapere con certezza. Un momento di sconforto dettato, forse, dalla perdita del lavoro, che l’ha portato a salire a casa per prendere un’arma, detenuta legalmente, che poi si è puntato contro, premendo con coraggio il grilletto.

Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 16 quando il sessantenne, in un momento di debolezza, ha preso la sua pistola e, scendendosene nel cortile della sua abitazione, si è nascosto in un cunicolo all’interno della recinzione, dove s’è sparato. La mira l’ha presa all’altezza del cuore, forse nella convinzione di riuscire ad uccidersi già al primo colpo, ma è stato fortunato. L’ogiva, infatti, non avrebbe lesionato parti interne vitali.

A giungere immediatamente sul posto i sanitari del 118 che, vista la gravità del caso, hanno però subito richiesto l’intervento dell’elisoccorso, che l’ha trasportato d’urgenza al nosocomio bruzio. Un gesto disperato che trascina con sé il dramma di un uomo che aveva perso il lavoro.

Il sessantenne, infatti, da pochissimo tempo era stato licenziato, probabilmente a causa della crisi economica che sta mettendo in ginocchio le imprese, da una ditta di demolizione del cosentino, in cui lavorava ormai da anni. Un licenziamento piovuto a ciel sereno, che lo ha messo con le spalle al muro, tanto da spingerlo a imboccare la strada più terribile.

La mancanza di uno stipendio mensile non gli permetteva di riuscire a mantenere la sua famiglia e, allora, disperato solo al pensiero di dover sopportare una così grande umiliazione, ha sparato contro se stesso, secondo l’ipotesi più credibile.

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