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Aperto il parco “Pietro Romeo”, aperto anche ai bambini disabili. Crocco: «Giocare è un diritto di tutti, oggi Cosenza è una città più civile»

COSENZA – “Pozzo farcela” è lo slogan con cui è nata cinque anni fa. E ieri ce l’ha fatta davvero, la Terra di Piero, a consegnare alla città il parco giochi per tutti i bambini, anche quelli affetti da disabilità. Dove non ci sono più barriere, né architettoniche, né sociali. Il primo nel centro sud d’Italia.

«Perché giocare è un diritto di tutti i bambini e d’ora in poi Cosenza sarà una città più civile», ha ricordato Sergio Crocco – presidente dell’associazione dedicata alla memoria dell’ultrà del Cosenza Calcio, Piero Romeo – che ha poi annunciato un’ulteriore iniziativa di solidarietà: la consegna a dieci lidi cosentini delle sedie speciali che permettono di portare i disabili in acqua. Una giornata di festa tra gli abbracci commossi e i sorrisi di tanti bambini, ragazzi, famiglie e volontari che hanno invaso via Misasi con tanto di palloncini bianchi e canzoni dei cartoni animati. E proprio i bimbi disabili con i loro genitori hanno sciolto i nastri dell’inaugurazione, tanti quanti i colori dell’arcobaleno.

Questa è l’intervista a Sergio Crocco realizzata nei nostri studi

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«Questo parco è il frutto di un progetto condiviso tra la Terra di Piero e l’amministrazione comunale – ha spiegato poi l’assessore Carmine Vizza – L’intervento del Comune è stato corposo in termini economici e di spazi per un progetto realizzato con 160mila euro. Molti professionisti hanno prestato la loro opera gratuitamente».

Tra i presenti, anche chi ha voluto dare il proprio contributo per rendere speciale l’evento. Come l’associazione Pagliassi che ha animato il pomeriggio, il gruppo Famiglia della parrocchia di Sant’Aniello che ha preparato le crepes per i bambini e i tanti ristoratori come Il Baretto, l’hotel Barbieri e il Tartufo nero. E poi un Padre Fedele fresco di assessorato. «Avrò sempre un’attenzione particolare verso i diversamente abili – ha spiegato il monaco ultrà – e voglio creare altri spazi come questo parco. Il mio compito sarà quello di creare una città solidale, dove non esistono forme di ghettizzazione. Il 28 luglio, per esempio, offriremo su corso Mazzini gelato e pasticcini a tutti i diversamente abili della città».

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