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L'ospedale all'Annunziata di Cosenza

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COSENZA – In relazione al caso denunciato dal Quotidiano della bambina abbandonato in ospedale in attesa di un intervento medico (LEGGI LA NOTIZIA), attraverso una lettera al direttore del Quotidiano del Sud, il presidente del Tribunale per i minorenni di Catanzaro, Luciano Trovato, ha chiesto di precisare – pur non potendo «esporre la complessa e lunga diagnosi formulata dai medici, peraltro ancora non definitiva» – che la bambina «è purtroppo affetta da ben altro di una piccola malformazione congenita. Sono stati avviati contatti anche coi principali nosocomi nazionali – scrive Trovato – per la cura degli special needs, come il caso di cui trattasi, e nel caso dell’Ospedale pediatrico del ‘Bambin Gesù’ in Roma non vi era la possibilità di una accoglienza della bambina nell’immediato; Presso il Tribunale che presiedo, abbiamo provveduto ad un interpello, con riferimento a tutto il territorio nazionale, al fine di reperire la coppia più idonea alla cura della piccola».

«Non è certo da dover rappresentare – aggiunge il presidente nella sua precisazione – che la gravità delle condizioni di salute, aggiunta alla non definitività della diagnosi, rende molto diffìcile la ricerca e la valutazione di queste coppie, attività svolta con il necessario riserbo che caratterizza l’Autorità Giudiziaria. L’abnegazione del personale dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza ha alleviato tante sofferenze alla bimba, consentendole di trascorrere varie giornate in famiglia. Peraltro è chiaro a tutti, in primis a chi lavora in un Tribunale minorile, quanto sarebbe necessaria un’attenzione individualizzata».

Il presidente del Tribunale per i minorenni di Catanzaro considera poi ingeneroso quanto scritto, nel raccontare la storia della bimba, «nei confronti della persona che svolge, su incarico del Tribunale, la funzione di tutore provvisorio. Nel caso di specie la nomina è stata prontamente effettuata subito dopo la nascita. Il pubblico ufficiale designato (ricordo che l’ufficio di tutore è gratuito), ha pienamente esercitato nel caso specifico i propri compiti, ovvero quelli di curare e proteggere la bimba rappresentandola e sostituendola nel compimento di tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione, promuovendo quanto più possibile il suo benessere e il suo sviluppo. Quando è apparso necessario indirizzare la piccola a cure specialistiche erogate in altri centri – ha scritto ancora il presidente Trovato – si è offerto di accompagnarla a sue spese».

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