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La casa del ferimento e dove l'uomo si è barricato

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È successo a Corigliano, sulla costa jonica cosentina. I tre sarebbero legati da rapporti di parentela

CORIGLIANO CALABRO (COSENZA) – Si è arreso dopo diverse ore l’uomo che a Corigliano Calabro si era barricato in casa dopo aver sparato a due familiari. È successo nella frazione Schiavonea. L’uomo, Cosimo Sisto di 74 anni, avrebbe ferito, dopo una lite, il figlio Francesco, di 44 anni, e la nuora, Mina Gargiullo di 47.

La lite sarebbe avvenuta nella stessa abitazione. Quando si è barricato in casa insieme all’uomo c’era la moglie, che è rimasta illesa. Il figlio è stato portato nell’ospedale di Cosenza. Avrebbe riportato delle ferite alla testa ed è in coma farmacologico. La donna, invece, è stata ricoverata a Rossano ed è stata ricoverata con prognosi riservata.

Per ricostruire la dinamica di quanto é accaduto si attendono adesso l’esito dell’interrogatorio del feritore e le dichiarazioni della moglie.

Le indagini vengono condotte sotto le direttive della Procura della Repubblica di Castrovillari. Nella vicenda è stato determinante il ruolo svolto da un carabiniere negoziatore, specificamente formato ad intervenire in situazioni di particolare criticità. La ricostruzione ufficiale dei fatti é stata fornita all’Ansa dal comandante provinciale di Cosenza dei carabinieri, tenente colonnello Piero Sutera. Il militare specializzato, appartenente al Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cosenza, ha svolto una paziente e prolungata opera di convincimento nei confronti di Sisto, riuscendo alla fine a fare desistere l’uomo dal compiere ulteriori atti violenti contro la moglie e contro se stesso.

Il tenente colonnello Sutera ha riferito che i carabinieri sono intervenuti sul posto dopo che era giunta una telefonata al 112 con cui si segnalava quanto stava accadendo. «Un intervento – ha detto – l’ufficiale – che é stato messo in atto con la massima cautela in considerazione della particolare delicatezza della situazione venutasi a determinare dopo che l’uomo, una volta che aveva ferito il figlio e la nuora, si era barricato in casa».

Dopo avere provveduto al trasferimento in ospedale, con un ambulanza del 118, dei due feriti, e dopo avere provveduto a cinturare tutta la zona, è stata avviata, attraverso il carabiniere negoziatore, la trattativa con Cosimo Sisto per convincerlo ad arrendersi. Un lavoro delicato al quale hanno contribuito alcuni parenti dell’uomo giunti sul posto nell’immediatezza dei fatti. Dopo essersi arreso, Sisto ha consegnato spontaneamente ai carabinieri la pistola calibro 38 legalmente detenuta con cui aveva fatto fuoco contro il figlio e la nuora.

«Alla fine – ha commentato il tenente colonnello Sutera – grazie alla professionalità dei militari intervenuti sul posto, la vicenda si è conclusa nel modo migliore rispetto a quanto si temeva. É stata gestita nel modo più ponderato possibile una situazione di particolare criticità attraverso il ruolo fondamentale del negoziatore e dei parenti del soggetto che si era reso responsabile del duplice ferimento».

La moglie di Sisto, in stato di choc, é stata portata in ospedale dal personale del 118 giunto sul posto.

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