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I soccorsi davanti al Comune di Civita

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CIVITA (COSENZA) – Mentre nelle rispettive città di appartenenza si stanno svolgendo i funerali delle dieci vittime della tragedia delle Gole del Riganello, proseguono le indagini per individuare le responsabilità e sul possibile coinvolgimento di quanti si occupavano a vario titolo delle attività legate alla fruizione dell’area.

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Il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, evidenzia che «ci stiamo muovendo ad ampio raggio. Tutto ciò che risponde delle condizioni di sicurezza, che sicuramente non c’erano, rientra nelle nostre attenzioni». Dopo il sequestro probatorio disposto nella giornata di giovedì  (LEGGI), Facciola ha spiegato che «al momento non c’è nessuna novità da poter comunicare. Stiamo acquisendo in continuazione atti e dati attinenti a quanto successo lunedì alle gole del Raganello, a Civita. Stiamo anche valutando la possibilità di avvalerci, come Procura, di una consulenza tecnica».

Nel frattempo, le polemiche sugli stati di allerta che non sarebbero stati tenuti in debita considerazione (LEGGI), hanno fatto scattare la protesta del sindaco di Civita, Alessandro Tocci: «Questa tragedia mi ha straziato, mi sento umanamente responsabile di non aver mai pensato che potesse accadere. Mi hanno messo in croce, mi sento colpevolizzato da tutti: se non avessi un pò di tranquillità mentale dubiterei di me stesso. Mi stanno linciando con accuse assurde, come non aver applicato la delibera Gole Sicure».

«L’unica delibera approvata e vigente – dice – è l’ordinanza dell’allora sindaco di Civita varata nel 1997», su Gole Sicure «stavamo concordando con gli altri comuni coinvolti e con l’ente parco. Nessuno percepiva il rischio di una piena dirompente in agosto, quando il torrente è in bassa. Ma una delibera operativa c’era già, e chi avrebbe dovuto farla rispettare è proprio chi ci accusa di negligenza e sciatteria».

Il ministro dell’Ambiente Costa «è venuto qui a Civita a dire che ha chiesto al prefetto di raccogliere entro due giorni tutti i documenti esistenti, attesi o disattesi: se avessero aperto i cassetti avrebbero trovato entrambi la delibera del ’97. Era stata notificata sia al prefetto che al comando della Forestale di Civita, cioè i carabinieri forestali che dipendono dal ministro, che oltretutto è un loro ex generale». E «la protezione civile non può scaricarsi la coscienza con un’allerta meteo al giorno. Ne riceviamo quasi trenta al mese».

«Nelle Gole bisognerebbe creare un sistema tecnologico con allarmi automatici», ma conclude «davvero può occuparsene il comune di Civita? E con quali soldi».

Una buona notizia arriva invece dal policlinico Gemelli di Roma. E’ sveglia, respira autonomamente e continua a migliorare la bambina ricoverata dopo essere stata travolta dalla piena del torrente Raganello in Calabria. Oggi ha potuto incontrare la sorella che, con gli altri familiari, vengono seguiti dall’equipe di psicologi della Fondazione Gemelli.

I genitori della piccola sono morti investiti dall’onda di piena, ieri si sono tenuti i funerali a Qualiano, Napoli. La bimba resta ricoverata presso la Terapia intensiva pediatrica e trauma center pediatrico del Gemelli.

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