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I funerali delle vittime della tragedia di Paola

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PAOLA (CS) – In una basilica occupata in ogni suo posto, nel rigoroso rispetto delle misure anti-Covid, è da poco terminato, al Santuario di San Francesco di Paola, il rito funebre celebrato da don Aurelio Marino per l’ultimo commosso saluto alle quattro vittime uccise venerdì scorso dalle esalazioni sprigionate da una vasca di mosto per vino, interrata in un garage di San Miceli.

C’era una folla immensa, composta e commossa, all’esterno della nuova basilica del Santuario, mentre all’interno del tempio sacro autorità, familiari, parenti e amici delle quattro vittime: Santino Carnevale (70 anni) e Massimo Carnevale (40 anni), padre e figlio, fuscaldesi; Valerio (50 anni) e Giacomo Scofano (70 anni, cognati di Santino Carnevale), fratelli, entrambi paolani. 

Don Aurelio si è rivolto ai cari di Santino, Massimo, Giacomo e Valerio con parole di cordoglio, vicinanza e solidarietà, stringendosi a loro in un forte abbraccio ideale, unitamente – tra gli altri – alle amministrazioni comunali di Paola e Fuscaldo, rette rispettivamente dai sindaci Roberto Perrotta e Giacomo Middea, che hanno proclamato il lutto cittadino.

Don Aurelio ha parlato di una disgrazia immane che ha lasciato sgomenta e atterrita l’intera comunità, e non solo, spiegando che tragedie come questa non dovrebbero mai verificarsi. Applausi dei presenti e palloncini liberati in cielo hanno concluso la cerimonia, molto sentita e partecipata.

La Procura della Repubblica di Paola, intanto, è in attesa di ricevere gli esami istologici commissionati al consulente ed anche l’esito dell’esame tossicologico sul mosto di uva che ha provocato la tragedia.

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