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GUARDIA PIEMONTESE (CS) – Due misure cautelari per l’affaire “case popolari”. Una misura interdittiva di sospensione dall’esercizio dell’attività professionale è stata spiccata stamattina a carico di Giuseppe Caruso, dirigente dell’Utc di Guardia Piemontese, mentre Maria Francesca Capua è destinataria un obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.

Altre due persone sono indagate a piede libero. L’accusa è di turbativa d’asta. Caruso era stato già arrestato per tale vicenda ma, uscito dal carcere, ha cercato di completare l’opera, finendo nuovamente nel mirino della Procura.

Le misure cautelari sono state emesse dal gip del Tribunale di Paola, Rosamaria Mesiti, su richiesta del procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni, nei confronti del dirigente del Comune di Guardia Piemontese e dell’assegnataria di un alloggio popolare dello stesso Comune. L’esecuzione dei provvedimenti è stata affidata al Commissariato di P. S. di Paola (diretto dal vice questore Giuseppe Zanfini) e dall’Aliquota Carabinieri della locale sezione di polizia giudiziaria.

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