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Ius sanguinis, si allargano le maglie dell’indagine. Controlli anche sui citofoni e nelle cassette postali. Per alcuni viene anche ipotizzato il reato di associazione a delinquere semplice
BELVEDERE – Sembra essere più ampia l’indagine sulla questione dello “Ius sanguinis”, il rilascio di cittadinanza e residenza a stranieri con discendenza italiana. Non solo perquisizioni, ma, a quanto pare, anche la contestazione di un ulteriore reato ad altri quattro indagati: l’articolo 416. L’associazione per delinquere, indicata tecnicamente come “semplice” per distinguerla da quella più grave, con altre finalità, che ovviamente non riguarda questo caso specifico.
IUS SANGUINIS, PERQUISIZIONI A BELVEDERE MARITTIMO
Giovedì scorso, 3 aprile 2025, efettuate delle perquisizioni a Belvedere Marittimo in uffici pubblici, compreso il comune del centro tirrenico, e in abitazioni. Nel procedimento ancora in fase preliminare, per 4 indagati le ipotesi di reato, già note, formulate al momento sono: falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Per altri 4 indagati, uno sarebbe comune ai due filoni, si aggiunge anche la contestazione dell’associazione semplice e in questo caso sarebbe stata chiesta una ulteriore proroga di indagine.
Alcune delle persone coinvolte sono assistite dagli avvocati Alessandro Gaeta, Eugenio Greco e Amerigo Cetraro.
IUS SANGUINIS, L’INCHIESTA DELLA FINANZA
Procede, come è noto, la guardia di finanza del comando provinciale di Cosenza con il supporto della tenenza di Cetraro e con il coordinamento della Procura di Paola, diretta da Domenico Fiordalisi, con i sostituti Luca Natalucci e Mariolina Bannò. Non c’è ancora alcuna certezza e l’attività investigativa potrebbe coinvolgere eventualmente anche altre persone.
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GLI INDAGATI E I REATI
Per quanto si è appreso, risultano indagati, in concorso, 7 cittadini di nazionalità italiana. Un brasiliano e un argentino. A vario titolo vengono ipotizzati i reati della falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, corruzione e la presunta associazione semplice.
La Guardia di Finanza ha già, negli anni passati, esaminato la documentazione acquisita, relativa a numerose pratiche di cittadinanza “iure sanguinis” evase dal comune di Belvedere Marittimo tra il 2020 e il 2021.
I NOMI SUI CITOFONI
Le verifiche, nei singoli casi in cui era riconosciuta la residenza e, in virtù di essa, la cittadinanza italiana, e se vi fossero o meno i requisiti della dimora abituale, sulla base dell’accertamento di circostanze quali l’attività lavorativa svolta. L’esistenza di un nucleo familiare e di relazioni sociali sul territorio e la stipula di contratti di locazione o di comodato con riferimento agli immobili dove veniva fissata la residenza. Persino la presenza dei nominativi sui citofoni e sulle cassette della posta, il numero di unità abitative presenti agli indirizzi, al fine di accertare la compatibilità con il numero di residenti, e altro.
Sarebbero almeno cento i casi di presunte irregolarità.
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