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Il sit in di Pappalardo oggi a Rende

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RENDE (COSENZA) – Ha presentato denuncia ai carabinieri di Rende (Cosenza) l’ex generale dei Carabinieri Antonio Pappalardo, che, insieme ad una cinquantina di simpatizzanti del Fronte di Liberazione Nazionale, ha tenuto un sit-in davanti alla sede della caserma per chiarire la veridicità delle tante notizie diffuse e non confermate relative al gesto del giovane che si è dato fuoco.

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“Sono venuto a Rende – ha detto Pappalardo – per quelle agghiaccianti immagini di un uomo che si dà fuoco, vogliamo scoprire quali sono le vere ragioni, perché il suicidio si fa in tanti modi, ma questo è un gesto eclatante, davanti alla stazione dei carabinieri. La preoccupazione dei congiunti e dei Carabinieri era quella di salvare da ogni responsabilità il Governo: non c’entra niente l’emergenza covid. Ma fatevi i fatti vostri, accertiamo la verità. Ci sono tanti suicidi e tante persone che stanno patendo per questa pandemia, perché non sopportato le restrizioni e le privazioni di libertà. Secondo me il ragazzo aveva delle turbe e questo clima ha peggiorato il suo stato di salute mentale, il Governo è responsabile di questo crimine!”.

Il sit in di Pappalardo a Rende

“Noi come Fronte di Liberazione Nazionale siamo l’unica opposizione oggi, è inutile che Salvini, Meloni e Berlusconi – ha detto – fanno finta che siano all’opposizione: loro sono una nullità assoluta. Con la rielezione di Mattarella, dopo Napolitano, la Repubblica parlamentare è morta, che abbiano il coraggio di fare una legge elettorale con il sistema presidenziale alla francese, – ha aggiunto – è io che sono generale sarò il De Gaulle italiano!”.

I militanti si sono dati appuntamento l’11, il 12 e il 13 febbraio ai Pratoni del Vivaro, vicino a Roma. “Invito tutti – ha concluso Pappalardo – per riunirci e scendere a Roma, per dire andatevene via, c’è bisogno di una nuova Repubblica”.

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