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Un momento della manifestazione

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La comunità di Cassano scende in strada assieme al leader di Libera, don Luigi Ciotti, per dire un fermo e assoluto no alla ‘ndrangheta


CASSANO (COSENZA) – “Cassano dice no alla ‘ndrangheta!”, uno slogan scandito centinaia di volte dagli studenti che stamattina hanno percorso le strade di Cassano insieme al presidente di “Libera” don Luigi Ciotti, gli amministratori della Sibaritide e la società civile sana che ha voluto metterci la faccia per ribadire ancora una volta, la necessità di liberare il territorio dalle infiltrazioni mafiose.

Il sindaco di Cassano Giovanni Papasso che ha fortemente voluto l’iniziativa di “Libera” dopo le numerose intimidazioni che hanno segnato la sua comunità, ha posto l’accento sulla necessità di costruire nuovi percorsi di legalità e farlo su basi solide, solo così le nuove generazioni potranno restare in Calabria e dare il loro prezioso contributo a un reale processo di cambiamento. 

CASSANO AL FIANCO DI LIBERA DICE NO ALLA ‘NDRANGHETA, L’INTERVENTO DEL VESCOVO SAVINO

Duro l’intervento del vescovo di Cassano Francesco Savino che ha richiamato tutti alle proprie responsabilità affermando che non bisogna fare sconti a nessuno, neanche alla Chiesa, e invitando la comunità intera ad applicare due principi fondamentali: la lealtà e il rispetto dei territori. 

“Le intimidazioni – ha proseguito – ci rendono sudditi del potere criminale. Bisogna trovare la forza di denunciare e farlo come atto di vera e propria salvezza”. Ma sono stati i ragazzi, gli studenti delle scuole, con le loro riflessioni a dare significato all’intera manifestazione. Le vittime innocenti delle mafie sono state richiamate tante volte nei loro interventi e solo per onorare la loro memoria, per chi ha perso la vita ingiustamente e lo ha fatto fronteggiando la ‘ndrangheta persino a mani nude, che bisogna trovare il coraggio di dire no a ogni forma di intimidazione e violenza. 

I RINGRAZIAMENTI DI DON LUIGI CIOTTI

Del valore di questi giovani appassionati che hanno riempito piazza Matteotti a Cassano, si è subito accorto don Luigi Ciotti che li ha ringraziati per la loro preziosa partecipazione e a loro ha rivolto l’invito a impegnarsi per dare una svolta credibile, autentica. “Torno sempre con grande piacere in Calabria – ha ribadito – perché questa terra meravigliosa, piena di uomini e donne straordinari, che hanno messo il loro dolore al servizio degli altri, mi ha insegnato tanto e anche voi, ragazzi, oggi mi avete riempito il cuore di speranza ed è a voi che guardo per dare significato al “noi”, una parola importante che sembra ormai svuotata del suo significato”.

Don Ciotti ha voluto ricordare anche il piccolo Cocò Campolongo ucciso a soli tre anni. Ed è soprattutto per lui che bisogna andare avanti, per lui e per tutte le persone innocenti uccise ma che continueranno a vivere finché ci sarà chi continuerà a dire no, ad opporsi a ogni forma di violenza e prevaricazione.

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