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Un'aula dell'Unical

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L’EFFETTO “tagliola” stavolta è scongiurato. Dopo la “strage” andata in scena circa un mese fa nelle prove preselettive dei concorsi Unical per l’assunzione di 22 unità di personale tecnico-amministrativo (categoria D), l’ateneo corregge il tiro e modifica il bando del concorso “gemello” (categoria C) eliminando il punteggio minimo. La Direzione Risorse Umane deve essersi accorta che qualcosa era andato storto nei primi concorsi, riservati ai laureati: solo 48 candidati (appena il 6,3%) avevano superato i test a risposta multipla, guadagnando così l’accesso alle prove scritte che saranno poi seguite dagli orali. In due dei sei profili professionali erano stati tutti bocciati, circostanza che in molti aveva instillato il dubbio della “corsia preferenziale” per i dipendenti Unical, esonerati dal primo step della selezione al pari dei disabili.

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A fine luglio sarà il turno dei concorsandi per personale di categoria C. Il bando pubblicato il 22 marzo è pressoché identico al precedente, fatta eccezione per il numero di posizioni aperte – in questo caso venti – e i requisiti di ammissione che stavolta non escludono chi possiede “solo” un diploma. Simili i profili professionali (didattico, informatico, bibliotecario, amministrativo e comunicatore), identiche le modalità d’esame. Compreso quel particolare sistema di assegnazione dei punteggi: +0,5 per ogni risposta esatta, -0,07 per quelle errate, 0 per ogni quesito lasciato in bianco.

Nelle scorse ore però è stata pubblicata sul sito una comunicazione. L’Università della Calabria, tenuto conto del «tasso di presenza media registrato nelle recenti preselezioni per i concorsi pubblici di reclutamento di personale di categoria D, pari a circa il 63%», «ritenuto opportuno procedere alla modifica dell’art. 6 del bando», decreta che «saranno ammessi a sostenere la prova scritta del concorso i candidati che, effettuata la preselezione, risulteranno collocati in graduatoria entro i primi 50 posti compresi eventuali punteggi ex equo». Sparisce in pratica il punteggio minimo dei 21/30 che aveva contribuito a determinare la debacle di massa e che, in ogni caso, non concorre alla formazione del voto finale in graduatoria. Non sarà pertanto possibile ritrovarsi con uno zero alla voce idonei, ce ne saranno certamente 50.

A tal proposito nel documento l’Unical precisa che «l’ammissione del numero massimo di 50 candidati alle prove scritte dei concorsi per i quali si svolgerà la preselezione assicura, da una parte, un adeguato livello partecipativo alla procedura in base alle capacità e alla preparazione dei candidati stessi, dall’altra, consente all’Amministrazione di non aggravare la procedura di reclutamento selezionando rapidamente un numero ragionevole di candidati da ammettere alle prove scritte».

Per questa seconda tornata di concorsi pubblici, infine, l’ateneo ha ritenuto opportuno rendere note le materie delle prove preselettive: 20 quesiti di logica e comprensione testo, 5 di informatica, 5 di inglese, 30 riguardanti il profilo professionale di riferimento. Un’informazione che i candidati per le assunzioni di personale di categoria D non avevano ricevuto.

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