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Franco Abbruzzese

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Il caso di Franco Abbruzzese, il cantante neomelodico cosentino accusato di “cantare troppo in cella” e quindi “richiamato” all’ordine

LO chiamano “il Cantante” non a caso, ma si vede che i suoi acuti non sono piaciuti troppo a qualcuno. Si tratta di Franco Abbruzzese, detto anche “A’ Brezza”, cantante neomelodico cosentino coinvolto nel blitz antimafia “Reset”.

Ebbene, a quanto pare, la passione per il canto non lo ha abbandonato in cella. Qui, però, sarebbe stato invitato a smetterla o quanto meno ad abbassare i decibel. Già, perché con le sue performance canore – di cui vi è ampia traccia sul suo canale Youtube – avrebbe “disturbato” la quiete del penitenziario presso cui è detenuto, venendo quindi richiamato.

CHI È FRANCO ABBRUZZESE IL “CANTANTE” COINVOLTO NELLE OPERAZIONI TESTA DI SERPENTE E RESET

Abbruzzese si trova in carcere dal dicembre 2019, quando fu arrestato nell’ambito dell’operazione “Testa del Serpente”. All’alba del primo settembre scorso, viene raggiunto da un’altra ordinanza cautelare in carcere, stavolta per “Reset”, in cui è indagato per spaccio di droga.

A tirarlo in ballo, è il fratello Celestino Abbruzzese, alias “Micetto”, divenuto collaboratore di giustizia dopo una condanna a 13 anni e 4 mesi per traffico di droga. La Procura distrettuale antimafia di Catanzaro lo ritiene intraneo al gruppo criminale degli Zingari-Bruzzese detti “Banana”. Gruppo facente parte della confederazione di ‘ndrangheta operante nel territorio cosentino.

Lo difende l’avvocato Antonio Quintieri del Foro di Cosenza.

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