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Maria Francesca Garritano

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COSENZA – «So esattamente cosa si prova quando si viene allontanati da un gruppo a causa delle proprie scelte». Con queste parole la danzatrice Mary Garret presenta il suo progetto Pass-i Liberi, lanciando l’idea di una rete di professionisti di attività sportive, che in modo volontario e gratuito offrano lezioni a distanza per i ragazzi che, a causa dell’obbligo di super green pass, non possono più fare sport. Si tratta non di corsi completi, ovviamente, ma di singoli eventi a richiesta, destinati a chi ne ha realmente bisogno perché penalizzato dalle restrizioni governative.

La cosentina Mary Garret, nome d’arte di Maria Francesca Garritano, conosce bene le ripercussioni a cui va incontro chi prende decisioni controcorrente. A lei accadde quando era un giovane talento della Scala e aveva denunciato il fenomeno sommerso dei disturbi del comportamento alimentare tra le colleghe del celebre teatro milanese. Parlò del fenomeno nel suo libro “La verità vi prego sulla danza”, in seguito al quale, dopo aver rilasciato un’intervista al The Observer sull’argomento, era stata licenziata (provvedimento poi impugnato con esito vittorioso e reintegro).

Oggi l’artista, testimonial di varie associazioni sui disturbi alimentari e autrice nel 2021 di un altro libro (“50 sfumature di danza”, uno zibaldone in stile blogger su temi di attualità), a proposito di Pass-i Liberi, scrive: «Il coraggio delle scelte comprende anche quello di subirne le conseguenze, che ricadono sulle proprie spalle. Tendere una mano e aiutare chi sta affrontando le conseguenze delle proprie scelte, è per me un modo per far circolare una buona energia, perché la cattiva energia che avevo conosciuto io non è una cosa buona».

Non si fa polemica politica né complottismo, ma si evocano umanità e rispetto delle scelte di tutti, perché «questo gesto non toglie nulla a chi la pensa diversamente». Ed è una mano tesa contro la solitudine di chi potrebbe sentirsi spinto a fare qualcosa di cui non è convinto soltanto per paura dell’esclusione sociale: «Molte persone – dice Mary – stanno abbandonando le loro passioni e ciò che li faceva stare bene, perché proseguire senza essere liberi di scegliere come viverle li fa sentire peggio».

In un video sulla sua pagina Facebook, la ballerina spiega come funziona il progetto, precisando che non è una scuola gratuita ma un’iniziativa di solidarietà volta ai ragazzi che per una scelta assolutamente legittima hanno dovuto rinunciare allo sport. E definisce Pass-i Liberi «una catena spezzata, perché le catene vanno spezzate per sentire meno dolore».

Chiedendo condivisione del progetto, Mary invita alla responsabilità di fruire delle lezioni (che si terranno via Zoom da ogni parte d’Italia) soltanto se si è in questa situazione. E’ possibile farlo scrivendo alla mail marygarret78@gmail.com per iscriversi: al momento le lezioni in calendario sono di danza classica, contemporanea, moderna e yoga, ma la partecipazione è aperta agli specialisti di altre discipline sportive che volessero aderire, anche in collaborazione con la community “Sport negato”, che sta sostenendo il progetto.

Mary, da donna e madre di una bambina, nel video dice parole molto belle sui giovani: «Si dice che i loro siano il nostro futuro ma in realtà il futuro è nelle azioni che oggi noi adulti compiamo per il presente dei ragazzi. Ed è nostro compito oggi, finché un diritto è ancora garantito, tollerare, comprendere e rispettare le scelte altrui. Se non siamo in grado, meglio fare un passo indietro anziché seminare odio e disprezzo, sentimenti che fanno male a chi li prova e chi li riceve».

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