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Piazza Rodotà, sorta su via Misasi all'altezza delle scuole

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LA SCUOLA primaria di via Misasi (l’ex via Roma) non si rassegna alla cancellazione di piazza Rodotà, l’isola pedonale ricavata dall’amministrazione Occhiuto chiudendo il tratto di via Roma su cui si facciano gli istituti “Plastina Pizzuti” (elementari) e “Zumbini” (le medie). La piazza è destinata a essere smantellata, per riaprire la strada al transito delle auto, e l’amministrazione Caruso ha mantenuto il punto su questa decisione, annunciata in campagna elettorale, anche dopo le prime rimostranze dell’istituto e la manifestazione che ha coinvolto famiglie e residenti.

La scuola, ora, fa un ultimo estremo tentativo, dopo l’approvazione in Giunta della delibera che ridisegna la viabilità cittadina. Il Consiglio d’istituto, venerdì pomeriggio, ha approvato una mozione in cui chiede al sindaco un tavolo di confronto urgente.

«Il Consiglio di Istituto, raccogliendo l’opinione di molte famiglie e genitori, chiede che la comunità scolastica e di quartiere sia coinvolta nei processi che portano a provvedimenti che riguardano la vita collettiva e i cittadini più giovani – si legge nel testo – Duole, quindi, che su una decisione così importante, quale sottrarre ai bambini e alle bambine della nostra città un luogo vissuto, un luogo di socialità e di relazioni, non ci sia stato il tempo e soprattutto la volontà del confronto e lo spazio dell’ascolto. L’attuale sindaco, che in quanto tale è sindaco anche di chi non lo ha votato, durante la campagna elettorale tra le altre cose ha spesso ribadito  la necessità di investire sugli spazi di aggregazione all’aperto, sui percorsi pedonali casa-scuola e sulle isole pedonali in prossimità di tutti gli edifici scolastici. Stupisce, dunque, che sulla questione dell’isola pedonale di Piazza Rodotà, convergano due problemi: uno relativo al metodo, vale a dire la costruzione partecipata delle decisioni pubbliche che riguardano i cittadini più giovani, e l’altro relativo alla pratica, smantellando di fatto uno spazio che è diventato luogo di aggregazione e di socialità dei bambini della scuola e dell’intero quartiere. Siamo certi che il sindaco, che ha sempre dimostrato grande sensibilità verso i temi educativi e grande slancio verso un approccio metodologico fondato sul confronto, saprà accogliere questo appello e saprà porsi in ascolto delle cittadine e dei cittadini tutti, anche quelli più giovani».

LA RACCOLTA FIRME

Intanto, ieri mattina, in piazza Rodotà i giovani di Fratelli d’Italia – Gioventù Nazionale Cosenza – hanno tenuto un sit-in (dal titolo “Distruttori di civiltà”, non l’hanno certo toccata piano…) per dire no allo smantellamento di una piazza «ormai diventata punto di incontro per la comunità e spazio di condivisione per la gioventù cosentina».

Nel corso della manifestazione hanno raccolto le firme – circa un centinaio in un’ora – a favore della propria proposta «a costo zero» per salvaguardare la piazza. Gioventù nazionale suggerisce di utilizzare la corsia esistente, attrezzata già con dissuasori mobili, per prevedere l’apertura al traffico nelle ore serali o comunque nelle fasce della giornata in cui la piazza non è frequentata da bambini e ragazzi.

La raccolta firme riprenderà domani, lunedì, approfittando dell’apertura della scuola. Il banchetto sarà allestito negli orari di entrata e uscita dagli istituti, alle 7 e 30 e alle 12 e 30.

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