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Secondo gli inquirenti la vittima aveva tentato di rubare gasolio da alcuni mezzi di un’azienda

CASSANO ALLO JONIO (CS) – Avrebbero sorpreso un uomo a rubare nella loro azienda e lo avrebbero ucciso massacrandolo di botte. È questa l’ipotesi investigativa su cui stanno lavorando i carabinieri. Il fatto è avvenuto a Sibari durante la scorsa notte, ma i contorni della vicenda sono ancora tutti da chiarire. La vittima si chiama Pietro Armentano, 60 anni.

Secondo le notizie che trapelano dagli inquirenti, un uomo si sarebbe introdotto in un’azienda per rubare gasolio da alcuni automezzi, ma una volta sorpreso sarebbe stato aggredito. Due le persone sospettate dai carabinieri per il possibile omicidio: si tratta di due cugini, Andrea e Bruno Falbo, figlio e nipote dei titolari dell’azienda. I due, dopo essere stati interrogati, sono stati sottoposti a fermo con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Hanno già provveduto a nominare un avvocato, oltre ad un consulente di parte che seguirà l’autopsia sul corpo dell’uomo.

I due ventenni hanno raccontato di avere sorpreso l’uomo mentre rubava nell’azienda di famiglia, di averlo inseguito durante la fuga, ma lo stesso sarebbe caduto rovinosamente perdendo la vita. I due giovani vivono con la famiglia in una casa attigua all’azienda che si occupa di movimento terra.

Il procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla ed il sostituto procuratore Monica Matera, che coordinano le indagini, hanno fatto un sopralluogo nel piazzale dove è avvenuto il fatto.

Secondo l’ipotesi accusatoria, i cugini, dopo avere sorpreso l’uomo a rubare il gasolio lo avrebbero colpito con calci e pugni causandone la morte. Quale sia stata la causa esatta del decesso lo stabilirà l’autopsia che sarà effettuata nei prossimi giorni. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Castrovillari dopo che i cugini sono stati lungamente sentiti nella caserma dei carabinieri di Cassano. Nel corso dell’interrogatorio, i ragazzi sarebbero caduti più volte in contraddizione, mentre la loro versione – Armentano morto dopo avere picchiato la testa cadendo durante la fuga – non avrebbe trovato riscontri.

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