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I vandali sul tetto della chiesa

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SAN GIOVANNI IN FIORE (COSENZA) – Micro criminalità scatenata nel popoloso quartiere dell’Olivaro, dove nella giornata dell’altro ieri i carabinieri, durante un normale giro di perlustrazione, avevano denunciato due giovani del posto, che detenevano sostanze stupefacenti nella propria abitazione. Ma altri due fatti, legati alla microdelinquenza giovanile, hanno fatto salire massima allerta nel quartiere dove sono state collocate alcune residenze popolari e alcuni istituti di istruzione superiore. Una zona della città che dista qualche chilometro dal centro abitato sangiovannese e che, solo grazie all’operosità dell’allora parroco, don Carlo Arnone, aveva fatto registrato un ritorno alla normalità.

Attorno alla mezzanotte di ieri, invece, due giovani del posto sono saliti sulla chiesa di San Domenico, mettendo a soqquadro il tetto e, soprattutto, vandalizzando il crocefisso posto all’estremità della chiesetta. Poco prima di lanciarsi in questa “impresa” avevano distrutto lo specchio posto all’incrocio del bivio della strada sottostante. Solo il pronto intervento di una pattuglia della vigilanza Internationalpol, alla guida della quale c’era il comandante Giovanni Urso coadiuvato dalla guardia Giovanni Cimino, ha fatto sì che i due non portassero a termine l’opera demolitrice. I due sono poi scappati nella boscaglia circostante, facendo perdere le proprie tracce.

Non si è trattato di un caso isolato, purtroppo.  Due giorni prima, infatti, quattro ragazzi del posto stavano tentando di scavalcare il cancello dell’ex casa che ospitava le monache della parrocchia per penetrare all’interno dello stabile. Anche in quest’occasione, sempre grazie al pronto intervento di una pattuglia della vigilanza Internationalpol di Giovanni Urso, si è scongiurato il rischio che i ragazzi riuscissero nel loro intento animati da propositi poco chiari.

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