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Il cartello posto in direzione del Comune di San Lucido

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SAN LUCIDO (COSENZA) – Ha assunto l’aspetto di una intimidazione, e su questo sono in corso le indagini delle forze dell’ordine. Si vuole capire, però, se si tratti di una bravata o di un vero e proprio messaggio intimidatorio; si guarda in tutte le direzioni. Fatto sta, che nei giorni scorsi, forse nelle ore notturne, ignoti hanno appeso il cartello della segnaletica del cimitero nel tronco di un albero, con la freccia diretta verso il Comune. Quindi non un albero qualunque, ma uno di quelli nello spiazzo davanti alla casa comunale e nel punto in cui solitamente parcheggia l’automobile il sindaco del centro del Tirreno cosentino, Cosimo De Tommaso.

Inizialmente si è ritenuto che potesse trattarsi di una bravata. Ma, quanto accaduto ha comunque un particolare profilo, perchè, chi ha ideato e portato a termine l’azione, è andato a recuperare il cartello con le indicazioni nei pressi del cimitero e poi lo ha portato e appeso in quel punto, con un particolare significato, indicando proprio il comune come possibile cimitero. E allora le indagini hanno assunto anche un altro valore e vanno in tutte le direzioni.

Nel corso del vertice in prefettura, nei mesi scorsi, il sindaco De Tommaso aveva apertamente condannato l’agire mafioso. “Nel condannare l’ennesimo atto intimidatorio che mina il quieto vivere di una cittadina civile, esprimo tutta la mia amarezza. Al contempo questo avvertimento all’istituzione, alla casa dei sanlucidani, non ci fa paura, anzi, semmai, ci spinge ad andare avanti sulla strada intrapresa della legalità, della lotta al malaffare”.

E’ il sindaco Cosimo De Tommaso a commentare così quanto accaduto. “Certe persone, per fortuna una sparuta presenza – afferma ancora il sindaco – non prevarranno; ogni intimidazione verrà respinta.” E poi si apprende: “Ho sporto denuncia ai carabinieri. Dispiace constatare che sta diventando sempre più complicata l’opera di chi cerca di amministrare la propria comunità, nella trasparenza, nella legalità e soprattutto nella speranza di dare un impulso allo sviluppo sostenibile”.

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