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Il vicesindaco Maria Pia Funaro

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COSENZA – Libertà è partecipazione, cantava Gaber. Libertà è partecipazione, scrive oggi Maria Pia Funaro, citandolo e scatenando un (piccolo) terremoto nella maggioranza di Palazzo dei Bruzi. Perché il riferimento è evidente e i like, insieme ai commenti, intercettati dal post Facebook della vicesindaca lo confermano: Funaro non condivide la scelta di Franz Caruso di scrivere all’Ufficio scolastico regionale per chiedere la rimozione di Massimo Ciglio, preside della scuola elementare di via Roma in prima linea contro lo smantellamento.

«Il diritto al dissenso, alla manifestazione civile, alla libera espressione, ovviamente nei modi e nelle forme corrette, seppure con toni accesi, deve sempre essere garantito – scrive Funaro – Il dialogo è la prima forma di una politica democratica. “La libertà è partecipazione”». Tra i like si segnalano anche quelli dei consiglieri di maggioranza Francesco Graziadio, Gianfranco Tinto, Alessandra Bresciani. Non si registrerebbe, insomma, una convergenza unanime sull’iniziativa di Caruso, ma finora l’unica a esporsi è Maria Pia Funaro.

«Non discuto l’intervento in sé. La riapertura di via Roma, nell’ambito del ridisegno della viabilità cittadina, è un provvedimento approvato e condiviso dalla Giunta. E naturalmente, stigmatizzo le offese – dice al telefono – Si è andati oltre, però, con la richiesta di un intervento dell’ufficio scolastico regionale. È un atto forte, che va oltre le competenze di un’amministrazione».

La presenza di cartelloni giudicati dal sindaco offensivi e discriminatori (“sindaco pelato”, “zucca vuota”) non basta neanche, spiega Funaro, per giustificare la richiesta di una sostituzione o addirittura di un licenziamento. «Non è che abbiamo certezza che Ciglio ne sia l’autore!» commenta. Con il sindaco, nelle scorse ore dopo il post, c’è stato uno scambio di messaggi. «Era sorpreso, ma gli ho spiegato che la mia posizione non è una presa di distanze da lui, ma resta a sua tutela – continua – io apro al dialogo, che è l’elemento per cui ci siamo caratterizzati come amministrazione. Da noi le porte sono sempre aperte, parliamo con tutti. Dialoghiamo ora con la scuola, dialoghiamo con i bambini. Spieghiamo loro i nostri progetti per l’istituto, come interverremmo nei prossimi mesi sulla palestra e la villetta accanto».

Nel frattempo, stamattina sono ripresi i lavori nell’area, con la rimozione del pavimento della piazza. Nessuna protesta, nessun ostacolo stavolta: la scuola è chiusa, per la pausa di Carnevale e quando i bimbi rientreranno, mercoledì, la loro piazza sarà ormai un ricordo. C’è chi parla di un vero e proprio “blitz”, approfittando della chiusura dell’istituto e per anticipare, aggiungono, il ricorso al Tar annunciato dalla scuola.  

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