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LORICA (COSENZA) – La località turistica denominata “Perla della Sila” non ha più la sua farmacia e residenti e turisti sono costretti anche per le emergenze a mettersi in marcia verso San Giovanni in Fiore che dista circa a 40 minuti di macchina.

Il gestore che aveva in assegnazione territoriale l’unica farmacia aperta a Lorica su disposizione della Regione nella frazione amministrata dal comune di San Giovanni, avendo trovato di meglio dal punto di vista lavorativo ad Arcavacata, avrebbe lasciato l’altopiano, vendendo la licenza e impedendo che altri potessero sostituirlo in quella stessa attività.

Questo è quanto dichiarato dai residenti e dalle persone impegnate da anni sul posto, dopo aver cercato invano di contattare il precedente gestore per saperne di più. La località, secondo i commercianti silani, è in ginocchio, penalizzata soprattutto dal turismo invernale in decrescita di anno in anno.

L’assenza di una farmacia sul posto ha destabilizzato ulteriormente l’economia locale e destato molte preoccupazioni: per un antiallergico o per un comune disinfettante, come l’acqua ossigenata, gli abitanti e i forestieri in vacanza devono recarsi, se possono, a San Giovanni, a Camigliatello, o alla meno peggio sono costretti a barattare i farmaci che non necessitano di prescrizione, già in loro possesso, scambiandoseli.

È chiaro, che potendo scegliere, i visitatori preferiscano villeggiare altrove selezionando altre mete. Il comune di Casali del Manco in accordo con la Regione per venire incontro alle esigenze di cittadini e turisti aveva disposto che venisse istallato una sorta di dispensario farmaceutico, destinato alla distribuzione di medicinali di uso comune e di pronto soccorso già confezionati.

L’attività, nata per sopperire alle mancanze della farmacia, al termine dell’estate scorsa, in funzione da circa quattro mesi, ha cessato di esistere, chiudendo i battenti e ponendo sulla difensiva i residenti che, senza risposte precise, ora sono sul piede di guerra. Tuttavia, il dispensario farmaceutico c’è da dire che può essere annuale o stagionale, tenuto conto dell’incremento della popolazione turistica nei mesi estivi, ad esempio.

Il dispensario non è dotato di autonomia gestionale, per cui deve essere condotto come un’unica azienda con la farmacia che lo gestisce, nel caso specifico quella situata a Spezzano Piccolo nel comune di Casali del Manco, che ha deciso di sospendere su Lorica, non riuscendo più a reggere i costi dell’affitto troppo alti in rapporto ad un’utenza molto bassa rispetto alla stagione estiva.

L’unico presidio per gli abitanti in un primo momento, in particolare di notte, è stata la Guardia Medica, che però già con poche risorse, si è vista costretta nel tempo, dato l’elevato numero di richieste, a limitare le prescrizioni, declinate al medico curante, per dedicarsi solo alle emergenze, riducendo così di gran lunga il lavoro del medico di guardia. Sono calati gli accessi della Guardia medica. «È vergognoso che una meta turistica come Lorica sia abbandonata, che le istituzioni facciano qualcosa per risolvere il problema, nemmeno fossimo nella preistoria», dichiarano i residenti.

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