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La sede Asp di Cosenza

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COSENZA – La curva epidemiologica nella provincia di Cosenza è in continua crescita per questo motivo il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asp ha chiesto la chiusura di tutte le scuole. Il dottor Mario Marino, in una lettera inviata al direttore del dipartimento della Salute della Regione, al sindaco di Cosenza, al presidente della Provincia di Cosenza, al prefetto e al commissario straordinario dell’Asp, ha proposto la sospensione dell’attività didattica in presenza della scuola dell’Infanzia, Primaria e classi prime della Secondaria di primo grado dell’Azienda sanitaria di Cosenza. La richiesta è dettata dalla «crescita esponenziale della curva dei contagi dal 12 ottobre ad oggi – scrive Marino – espressione dell’incremento significativo di nuovi casi di infezione di contagi di Sars Covid-2 che ha registrato una impennata della curva epidemica con ben 1901 nuovi casi e 23 decessi (fino all’11 novembre), distribuiti su tutto il territorio provinciale».

Marino fa notare come l’incremento  «è più sensibile in ambito scolastico che comporta conseguentemente la necessità di avviare screening a docenti alunni e personale Ata». In questo momento con i ritardi sui tamponi e sulla trasmissione dei referti, diventa necessario non «sovraccaricare l’unico laboratorio della provincia di Cosenza in grado di processare i tamponi». Questo ritardo comporta anche l’impossibilità del tracciamento dei contatti di un nuovo positivo, in tempi rapidi e tempestivi per circoscrivere la catena del contagio. Secondo il dipartimento dell’Asp la chiusura di tutte le scuole dovrebbe avere la durata di almeno 15 giorni «per superare queste criticità».

All’appello ha risposto il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, che ha invitato i sindaci a prendere seriamente in considerazione la sospensione della didattica in presenza di tutte le scuole. «Pur essendo convinto che la didattica in presenza sia un importante baluardo sociale soprattutto per gli studenti più giovani, ci troviamo in una situazione così difficile che mi sento di condividere l’appello del direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asp». Iacucci a sua volta ha inviato una lettera ai sindaci sollecitandoli nella «valutazione dell’ipotesi di sospendere la didattica per 15 giorni». «Come sindaci – dice Iacucci – la nostra priorità deve essere la tutela della salute pubblica».

Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha così commentato «Purtroppo abbiamo un problema reale e parlo dei tempi di processamento dei tamponi.

Se dovessi ora valutare la chiusura delle scuole per 15 giorni, darò delle prescrizioni alla stessa azienda sanitaria. Non è la scuola in difetto, che sia chiaro, e saranno i bambini a pagare le inadempienze di altri». Occhiuto sottolinea come il Comune si sia adoperato per rendere le aule sicure e più grandi “si devono trovare soluzioni, non si può chiudere per un anno”.

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