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Posti letto di degenza ordinaria nell'ospedale da campo di Cosenza

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COSENZA – L’espressione “siamo in guerra contro il Covid” prende forma in un grande parcheggio a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria di Cosenza. Alle 9 di stamattina le ruspe stanno ancora rimuovendo gli ammassi di rifiuti e ferri vecchi abbandonati nell’area. Poco distante sono già in piedi una dozzina di tende dell’Esercito, altrettanti container e uomini in tuta mimetica lavorano in attesa del sopralluogo del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, del Capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli, del Presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì e del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto (LEGGI).

L’ospedale da campo ospiterà 40 posti letto ordinari e 3 posti letto di terapia semintensiva. «Servirà ad alleggerire la pressione sugli ospedali calabresi garantendo ai cittadini la possibilità di cure immediate», spiega Boccia.

Il laboratorio biologico campale del settimo Reggimento Difesa Nucleare Biologica e Chimica (CBRN) “Cremona” «processerà i tamponi, fino a 150 al giorno – spiega il maresciallo Spinelli, tecnico sanitario di laboratorio biomedico del Policlinico militare di Roma Celio –. I test saranno processati qui e solamente gli esiti a fine giornata verranno inviati al dipartimento scientifico per essere refertati».

Angelo Borrelli precisa che «una struttura attendata dell’Esercito – anche in questo caso gestita in collaborazione con Emergency, ndr – sarà installata a Crotone, mentre per Vibo Valentia e Locri si stanno valutando anche soluzioni con strutture non campali, ma utilizzando strutture esistenti» (GUARDA IL VIDEO).

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