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L'ospedale "Annunziata" di Cosenza

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COSENZA – Gli infermieri e le infermiere dell’ospedale Annunziata di Cosenza hanno scritto una lettera indirizzata al commissario dell’Azienda Isabella Mastrobuono per evidenziare la grave situazione di disagio in cui stanno operando da quando è iniziata la pandemia.

«Da marzo del 2020 stiamo combattendo con tutte le nostre forze contro il covid – è scritto nella lettera – ma soprattutto contro la cattiva organizzazione della sanità calabrese. Tanti di noi a causa dell’assenza dei dispositivi di sicurezza, in alcuni casi abbiamo dovuto provvedere da soli ad acquistarli, hanno contratto il virus. Lavoriamo senza sosta, costretti a turni massacranti, senza i giusti riposi, per sopperire all’assenza di personale. Nonostante questa situazione cerchiamo di essere sempre professionali assistendo al meglio delle nostre professionalità i pazienti».

Gli infermieri hanno anche denunciato che «da 5 mesi non ci vengono pagati gli straordinari e attendiamo ancora le indennità covid previste dal Governo, soldi frutto del nostro lavoro».

Secondo gli stessi operatori sanitari, «questo è frutto della cattiva gestione dei dirigenti dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. Non siamo più disposti a subire questa situazione, non siamo carne da macello ma lavoratori e lavoratrici con dei diritti che pretendiamo vengano rispettati. Le manifestazioni d’interesse dell’Azienda ospedaliera per l’assunzione di nuovo personale a tempo determinato e senza tutele reali rappresentano l’ennesimo schiaffo e mortificazione di noi infermieri. Non c’è più tempo da perdere. La nostra – hanno concluso gli infermieri – è una battaglia non solo per i nostri diritti ma anche per l’intera comunità cosentina».

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