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Un elisoccorso

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Base di Cosenza, in località Cannuzze, senza elicottero per i soccorsi dal 6 agosto. Una situazione davvero allarmante che suscita grande incertezza e preoccupazione, non solo tra gli stessi operatori sanitari, ma anche tra i cittadini, in quanto si verifica proprio nel periodo più critico dell’anno dove le richieste di intervento dell’elisoccorso sono all’ordine del giorno.

LA DENUNCIA: ELICOTTERO FERMO PER RIPARAZIONE E NON SOSTITUITO

La postazione di Cosenza è rimasta sguarnita perché l’elicottero del 118 necessita di manutenzione, purtroppo, nessuno ha provveduto a sostituirlo in questi giorni di agosto, roventi non solo per il caldo africano ma anche per la gravità della situazione sanitaria che si è venuta a creare proprio quando gli utenti in Calabria si moltiplicano per via della stagione estiva.

«Un fatto grave – dichiara in una nota il consigliere regionale Carlo Guccione che sull’accaduto chiede un’indagine interna – dal momento che la più grande provincia della Calabria è senza il servizio di elisoccorso da oltre 6 giorni e gli interventi devono essere garantiti dalle basi operative di Lamezia, Locri e Cirò Marina con un (pericoloso) allungamento dei tempi di intervento dell’elisoccorso. E questo nella più totale indifferenza della Regione Calabria, del Dipartimento Salute e dell’ufficio del Commissario».

Tutto questo succede proprio in un periodo in cui sarebbe, invece, necessario «avere un servizio efficiente e urgente di pronto intervento mentre 150 Comuni della provincia di Cosenza ne sono sprovvisti».

Il motivo di questa assenza dell’elisoccorso a Cosenza «è dovuto alla necessità di effettuare un’ispezione straordinaria – spiega Guccione – che non è possibile effettuare in loco a causa della mancanza di hangar e della presenza di strutture inidonee. Una questione che si trascina da tempo – sottolinea il consigliere regionale – ma che nessuno ha voluto risolvere e che oggi ha lasciato una postazione come quella di Cosenza – che rappresenta il 42% del territorio calabrese – senza un servizio essenziale. E non ci vengano a dire che ci sono le postazioni di Locri, Lamezia e Cirò Marina dal momento che non riescono a garantire gli stessi tempi di soccorso che garantisce la postazione di Cosenza. Si provi a immaginare il tempo perso per un intervento a Praia a Mare per un elisoccorso che parte dalla postazione di Locri».

In questa vicenda secondo Guccione «c’è qualcuno che non ha fatto il proprio dovere visto che, quantomeno, andava garantito un altro velivolo dalla base di Cosenza». Ma la questione è molto più ampia e riguarda tutto il sistema 118 che è in affanno e in difficoltà.

«Molte ambulanze, infatti, non hanno né un medico né un infermiere a bordo. Al 118 di Cosenza mancano ben 32 medici – puntualizza Guccione – Le associazioni di volontariato che operano in accordo col 118 attendono da anni una risposta alla richiesta di accreditamento inoltrata alla Regione ormai da anni. Ancora oggi operano in una situazione al limite della legalità per le gravi inadempienze del dipartimento Salute della Regione Calabria. Mi auguro che i competenti uffici regionali avviino immediatamente un’indagine interna – conclude Guccione – per verificare se ci sono responsabilità dell’Ufficio del coordinamento dell’elisoccorso regionale per la grave situazione che si è verificata e se non si ritenga necessario investire della questione le autorità competenti inviando una dettagliata documentazione sull’accaduto».

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