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L'antenna posizionata pronta per essere issata

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COSENZA – Pesa 800 tonnellate l’antenna del ponte di Calatrava. Assemblata a piè d’opera nell’area di cantiere tra via Reggio Calabria e via Popilia, saldando insieme 12 conci fabbricati in Friuli nelle officine della Cimolai, oggi si congiungerà con l’impalcato del ponte. L’innalzamento è iniziato alle 9.20 ed è proseguito per circa dodici ore fino a sera.

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L’antenna è uno degli elementi più caratteristici dell’opera dell’architetto spagnolo, perché da qui partiranno gli stralli che sosterranno il ponte “sospeso”. (LEGGI LA NOTIZIA CON I PREPARATIVI)

Nell’ambito dei ponti strallati, risulta anche la più alta d’Europa: lunga circa 100 metri, una volta posizionata, con un’inclinazione di 51 gradi come previsto da Calatrava, svetterà a 95 metri d’altezza.

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Il ponte è costato 13,5 milioni di euro (partendo da una previsione iniziale di 12,5), ma l’intera opera – comprese le rampe di raccordo con la viabilità esistente – è costata 20 milioni. È un’opera lunga 17 anni: Giacomo Mancini firmò l’accordo con Calatrava nel 2000. Nel frattempo è stata già battezzata. Nel 2005 l’amministrazione Catizone assunse l’impegno di dedicare il monte alla memoria di Nicola Calipari, l’agente del Sismi, rimasto ucciso mentre accompagnava la giornalista Giuliana Sgrena, appena liberata, all’aeroporto di Baghdad.

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L’INTERVENTO IN PROGRAMMA OGGI

Il sollevamento dell’antenna sarà uno dei momenti più spettacolari dell’assemblaggio dell’opera. L’operazione, piuttosto complessa, vedrà impegnata la ditta Cimolai per diverse ore e richiederà anche uno stop del traffico ferroviario, ragion per cui si è deciso di fissare l’intervento per domenica. La ditta ha completato mercoledì scorso il montaggio delle torri provvisorie, che saranno utilizzate per alzare e saldare all’impalcato l’antenna. Si tratta di un’opera nell’opera, frutto delle competenze specialistiche maturate da Cimolai nel montaggio di strutture complesse.

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Sulla sommità della torre saranno posizionati 6 strand-jack, dei martinetti oleodinamici con una portata massima pari a 200 tonnellate, ciascuno dei quali tirerà un gruppo di trefoli collegato all’antenna. Cinque carrelli modulari motorizzati, multiruote e autosollevanti hanno già trasferito l’antenna sull’impalcato, staccandola dalle selle di sostegno per allinearla – grazie alle ruote che sterzano di 360 gradi – all’asse longitudinale del ponte. Disposta in prossimità delle torri di sollevamento, l’antenna sarà presa in carico dagli strand-jack e verranno rimossi i due carrelli anteriori. Il sollevamento, con questo sistema, funzionerà un po’ come un ascensore al contrario.

Ai piedi dell’antenna saranno montate due rulliere, che dovranno poggiare sulle vie di corsa già predisposte sull’impalcato metallico, e verranno aggiunti degli anelli di aggancio bullonati, ai quali vincolare i cavi degli strand-jack. Gli operai monteranno i tubi di contenimento dei retrostalli, a partire dalla testa dell’antenna, e saranno collegati agli anelli di aggancio i cavi di sollevamento. Dopo gli ultimi accorgimenti, che consentiranno di monitorare e centrare l’antenna tra le torri, inizierà la procedura di sollevamento: gli strand-jack la innalzeranno, i rulli ai piedi si muoveranno lungo le vie di corsa. Questa fase terminerà con un primo fissaggio del piede dell’antenna all’impalcato, per bloccarne la posizione.

LE FASI SUCCESSIVE

Nei giorni successivi verranno rimosse le opere provvisorie (il sistema di rulliere e guide) e il concio di base sarà saldato al ponte. Verranno poi montati gli stralli, sarà completato il getto della soletta, montate le pavimentazioni e gli arredi, ultimate le finiture. L’opera, si prevede, sarà inaugurata in autunno. Oggi, però, si potrà avere un assaggio: l’amministrazione ha organizzato un piccolo evento “celebrativo”, predisponendo dei punti di osservazione per il momento clou dell’intervento.

Chi vuole assistere al sollevamento dell’antenna potrà farlo dalle 18 da Ponte Alarico.

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