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GUARDIA PIEMONTESE (COSENZA) – Riaprono le Terme Luigiane, il restart della struttura è cosa fatta, il centro termale calabrese, al termine di un lungo e complesso cammino, è tornato operativo.

A far data dal 28 luglio prossimo, infatti, uno dei principali e apprezzati impianti termali d’Italia riprenderà le proprie attività nell’ambito dell’operazione di valorizzazione del patrimonio termale calabrese portata avanti dalla Regione
Calabria.

L’operazione viene messa realizzata in attuazione della Legge Regionale 16/2022, attraverso le società Fincalabra e Terme Sibarite (LEGGI). Sarà proprio quest’ultima a curare nello specifico la gestione operativa, sulla scorta di contratto di fitto di ramo d’azienda stipulato il 13 Luglio scorso con Sateca spa, proprietaria delle strutture.

«Da Giovedì 28 luglio, in coda ai lavori di restart in corso – si annuncia in una nota ufficiale – riapriranno i battenti lo stabilimento Thermae Novae (ad eccezione, ma solo per il momento, del Reparto di fangoterapia), il Grand Hotel delle Terme, il parco termale con annesso centro benessere, i villini Belvedere. Già operativa invece la pizzeria Reginella».

Le Terme Luigiane sono la più antica e conosciuta stazione di cura della Calabria, ricche di acque ipertermali solfuree salsobromojodiche che raggiungono il più alto grado sofidrometrico d’Italia (173 mg/l), indicate per la cura di diverse patologie tra le quali reumatismi e artrosi, malattie della pelle, infiammazioni dell’apparato respiratorio.

Riaprono le Terme Luigiane, la soddisfazione del presidente della Regione Roberto Occhiuto

Evidentemente soddisfatto dell’operazione il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che, sulla sua pagina Facebook, ha sostenuto che «non è stato facile, ma ce l’abbiamo fatta. Dal 28 Luglio prossimo, uno dei principali e più apprezzati impianti termali d’Italia riprenderà finalmente le proprie attività. Le Terme Luigiane sono la più antica e conosciuta stazione di cura della Calabria. Un fiore all’occhiello della Calabria che non meritava di essere abbandonato. Ora si riparte».

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