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COSENZA – Dopo mesi di intenso lavoro e coordinazione interna, i Vac – Vignaioli Artigiani di Cosenza sono finalmente pronti ad ufficializzare la loro presenza sul territorio calabrese e ad entrare a pieno titolo nel panorama vitivinicolo.

Così giovedì 24 giugno, nell’Azienda agricola Rocca Brettia, in località Donnici (Cosenza), si terrà la loro prima conferenza stampa nel pieno del rispetto delle normative anti-Covid, dal titolo: “L’identità inespressa. Il Vino dell’Alt(r)a Calabria tra ambizioni e promesse mancate”.

I Vignaioli Artigiani di Cosenza sono una rete d’imprese, costituita da 15 piccoli produttori di vini artigianali della provincia di Cosenza con una mission ben definita: valorizzare e promuovere il territorio dell’Alt(r)a Calabria ed i suoi vitigni autoctoni, in particolare il Magliocco, riportando al centro del settore il produttore.

«In un momento in cui il nostro territorio, con il suo Magliocco, sembra essere fuori dai riflettori, rispetto a quelle che da sempre sono state e continuano ad essere le aspettative di noi produttori calabresi, la nostra primaria esigenza è affrontare l’argomento per riportarlo al centro del dibattito» asserisce Eugenio Muzzillo, Presidente dei Vac e titolare dell’Azienda Agricola Terre del Gufo. Ed è questo, infatti, il tema sul quale sarà incentrata la tavola rotonda organizzata per la giornata di presentazione ufficiale con la partecipazione di ben 6 relatori.

Si aggiunge: «A differenza di luoghi ad alta vocazione vitivinicola, dove la biodiversità è minata dalla presenza di colture altamente intensive, i vigneti presenti nell’Alta Calabria essendo meno estesi e maggiormente intervallati dalla presenza di vegetazione spontanea, sono nella maggior parte dei casi un modello virtuoso sia in chiave di sostenibilità che di biodiversità».

La Calabria, «per quanto abbia un’economia ad oggi fortemente a rilento ha, a nostro giudizio, modo di potersi riscattare ed offrire un modello nuovo di sviluppo socioeconomico nel contesto nazionale, specialmente attraverso la valorizzazione delle zone interne e rurali, da sempre, meno conosciute e nobilitate. Il settore vitivinicolo, soprattutto attraverso la presenza di piccole realtà vitivinicole disseminate nel nostro territorio, che capillarizzate come sono sullo stesso, rappresentano dei veri e propri presidi, può essere e deve essere da traino per il comparto economico tutto, sia in senso verticale che trasversale rispetto al “mondo vino”. La nostra più grande ambizione, in ultimo, è cercare di fare la differenza tra prodotto artigianale seriale e prodotto industriale» concludono i Vac.

Tutta la filosofia dei Vac ed i punti sopra elencati troveranno voce all’interno del Manifesto dei Vignaioli Artigiani di Cosenza che verrà reso pubblico a seguito dell’evento.

Queste le aziende associate: L’Antico Fienile Belmonte, Giraldi&Giraldi, Rocca Brettia, Elisium, Terre Del Gufo, Diana, Tenute Ferrari, Manna, Ciavola Nera, Cerzaserra, Azienda Agricola Maradei, Tenuta Celimarro, Cervinago, Chimento, Acroneo.

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