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Jole Santelli con le sorelle Paola e Roberta

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COSENZA – La presidenza della Regione Calabria di Jole Santelli è purtroppo durata pochi mesi a causa della sua morte improvvisa ma il segno che l’ex governatrice ha lasciato nella politica regionale è stato senza dubbio profondo se solo si considera che in queste ultime settimane più volte è stata tirata in ballo.

Un libero citare che ha interessato tanto gli alleati (ultimo in ordine di tempo Roberto Occhiuto che proprio oggi ha annunciato la propria candidatura – LEGGI) quanto gli avversari (si ricorderà l’omaggio che le fece Francesco Boccia la scorsa settimana durante la propria visita in Calabria – LEGGI), ma a tutto deve esserci un limite.

A fissarlo, con decisione e determinazione, sono le sorelle di Jole Santelli, Paola e Roberta, che si sono affidate al proprio avvocato di fiducia, Sabrina Rondinelli, per “invitare” tutti gli attori politici delle prossime elezioni regionali previste in autunno a tenere fuori dalla competizione elettorale Jole Santelli.

«In prossimità della imminente campagna elettorale per il governo della Calabria – scrive l’avvocato Rondinelli – le sorelle di Jole Santelli, Paola e Roberta, sicure di interpretare le sue volontà, per mio tramite, desiderano che il suo nome non venga utilizzato strumentalmente per tornaconto elettorale».

Nel testo si ricorda che «Jole era una persona libera, che credeva fortemente nel riscatto della Calabria e sulla rivoluzione reputazionale della propria terra. Nel breve periodo in cui ha governato la Calabria, lo ha dimostrato facendo le scelte di governo che Le spettavano ispirandosi solo ed esclusivamente al bene della Calabria e dei calabresi».

Andando al nocciolo della questione «sarebbe, a nostro avviso offensivo della memoria di Jole, intestarsi arbitrariamente, parole come continuità o fare solo annunci e proclami da campagna elettorale».

Viceversa per le sorelle Santelli, Jole «al contrario sarebbe felice ed orgogliosa di avere lasciato un segno, laddove il prossimo Presidente ed il governo che seguirà, facesse scelte ispirate al solo bene della Calabria e dei calabresi, immuni da interessi di carattere privato e vari particolarismi che hanno portato solo solo danno alla nostra amata terra»

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