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Giovanni Bilotti

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Il giovane ingegnere Giovanni Bilotti ufficializza la candidatura a sindaco di Rende e annuncia la nascita del soggetto politico GenerAzione. Critiche e appelli dell’M5s nel centrosinistra


COSENZA – Giovanni Bilotti ufficializza la candidatura a sindaco di Rende. Il giovane ingegnere ha sciolto le riserve e ha annunciato che scenderà in campo nella tornata elettorale del 25 e 26 maggio. La notizia era ormai nell’aria da diversi giorni e il puzzle per le amministrative sembra ormai in via d’ultimazione. Il suo nome era caldeggiato dal Partito democratico (su tutti dal segretario provinciale Vittorio Pecoraro) che aveva rotto gli indugi proponendolo agli alleati del Movimento 5 stelle, di Avs e di Rifondazione comunista come il profilo giusto per la scalata al municipio di via Rossini. Su Bilotti ci sarebbe anche la convergenza di una parte dell’ex maggioranza di Marcello Manna. Una circostanza che ha fatto storcere il naso al M5s, Avs e Rifondazione.

In attesa di dipanare i dubbi sulle componenti della coalizione che lo sosterrà Bilotti esce allo scoperto e vara la nascita del soggetto politico GenerAzione. Si punta a un progetto civico e inclusivo che metta al centro i programmi. Trentuno anni, ingegnere meccanico laureato all’Università della Calabria Bilotti è attivo da tempo nel mondo dell’associazionismo.

«Negli ultimi giorni – ha evidenziato Bilotti – sono stato indicato come partecipante a tavoli politici che tuttavia non mi hanno mai visto coinvolto. Né per volontà né per interesse. Ho dovuto quindi chiarire pubblicamente, in modo trasparente, che non ho mai avuto la velleità di presentare candidature presso alcuna corte politica. Perché chi mi conosce sa che non rincorro poltrone, né coltivo ambizioni personalistiche. La mia storia, umana e civile, parla per me. L’esempio di mio padre – uomo che ha dedicato la sua vita al servizio delle persone – mi ha insegnato l’importanza di un dialogo costruttivo: con istituzioni, realtà civiche, forze politiche, associazioni e imprese. Per costruire ponti e garantire diritti di tutti». «Inaspettatamente – rileva Bilotti – proprio le vicende degli ultimi giorni hanno generato un moto spontaneo».

«Intorno a me si è stretto un mondo fatto di persone vere. Cittadini, professionisti, insegnanti, imprenditori, operatori del terzo settore, attivisti e realtà del territorio, che hanno avvertito un’urgenza comune. Una domanda diffusa e condivisa: ridare dignità e visione a Rende, insieme. Da quel confronto continuo e appassionato è nata GenerAzione, un moto partecipativo, plurale, autonomo, che nasce dalla società civile e non da logiche di potere. Nasce nei luoghi dell’impegno quotidiano, dove ci si prende cura delle persone, dove si costruiscono legami, dove si combattono le disuguaglianze. Nasce dalla volontà di tante e tanti di rimettere la nostra Città al centro di un progetto collettivo, che metta da parte gli io per fare spazio al Noi».

«GenerAzione è la risposta a una chiamata che non potevamo ignorare. E oggi, proprio perché tante e tanti ce lo stanno chiedendo, abbiamo scelto, con senso di servizio e passione per il territorio, di rimboccarci le maniche. Lo facciamo non come scelta individuale, ma come responsabilità condivisa. Lo facciamo – prosegue Bilotti – per dare forma politica e visione concreta a ciò che da tempo accade nelle reti sociali, nelle comunità, nei cuori di chi non si è mai rassegnato e ha deciso di rimanere. Ho deciso di accogliere questa sfida nella sola maniera che mi è stata insegnata: trasferendola dentro un gruppo, dentro una comunità attiva e inclusiva, che si fa carico di un’idea di Città più giusta, più equa, più viva. Non ci candidiamo per “essere” qualcosa, ma per fare insieme qualcosa di necessario».

«Rende – ha concluso – ha bisogno di passione, di coraggio collettivo, di visione e di futuro. Ha bisogno di un progetto che parli di diritti, di ascolto, di dignità, di prossimità e di bellezza, e che dia voce a chi oggi non viene ascoltato. Vogliamo ripartire dalla vita vera e dalla gente che se ne fa carico: dai quartieri e dalle frazioni, dal lavoro, dai servizi essenziali, dalla cultura, dall’ambiente, dall’inclusione, dalla scuola, dalle relazioni umane. Vogliamo farlo senza rancori, senza compromessi al ribasso, solo con la forza delle idee e delle mani che si uniscono per costruire il domani. Per queste ragioni, invitiamo tutti i cittadini che si riconoscono in questa visione ad unirsi a noi, a condividere il nostro sogno di cambiamento. Perché ogni voce che si aggiunge, ogni esperienza che si intreccia, ogni idea che si condivide può contribuire a costruire quella Città Nuova che tutti desideriamo».

GIOVANNI BILOTTI CANDIDATO SINDACO DI RENDE, LA POSIZIONE DELL’M5S

Il principale alleato del Pd nella coalizione di centrosinistra resta tiepido (per usare un eufemismo) sulla candidatura di Bilotti. «In questo momento cruciale, riteniamo necessario affermare con chiarezza la nostra posizione: rifiutiamo coalizioni adombrate dalla presenza ingombrante di Marcello Manna che rappresenti un ostacolo al rinnovamento autentico. Manna incarna un modello di gestione fallimentare che guarda più al mantenimento di equilibri consolidati che alla costruzione di una visione condivisa, inclusiva e realmente innovativa per il futuro della città».

«L’M5s crede invece che Rende meriti un’amministrazione che nasca da un patto trasparente tra cittadine, cittadini, movimenti, forze politiche coerenti nei valori e nei programmi. In questo senso, stiamo lavorando a un progetto politico progressista che si fonda su responsabilità, partecipazione, giustizia sociale e ambientale, in dialogo stretto con Rifondazione Comunista e con le forze ecologiste e progressiste rappresentate da Alleanza Verdi e Sinistra (Avs)», afferma in una nota Giuseppe Giorno coordinatore provinciale dell’M5s. Quest’ultimo lancia quindi un appello a Principe e all’area di centrosinistra che si è coagulata attorno alla figura dell’ex sottosegretario. Un invito, sostanzialmente, a fare un passo indietro nell’ottica di uno schieramento di centrosinistra partitico e civico (a questo punto senza il Pd).

«Siamo consapevoli che la sfida del rinnovamento non può essere vinta da soli. Per questo lanciamo un appello a Sandro Principe, figura storica della politica rendese, affinché si unisca a questo percorso di rigenerazione democratica. A lui chiediamo un gesto di apertura e responsabilità: sostenere questo progetto di rinnovamento attraverso il contributo di energie nuove, volti credibili e liste coerenti con la necessità di voltare davvero pagina», aggiunge.

«La nostra proposta non è contro qualcuno, ma per qualcosa: per una città più giusta, solidale, sostenibile. Per una politica che torni ad ascoltare e includere, che si apra ai giovani, al mondo del lavoro, alla cultura e all’associazionismo. È il tempo di costruire un’alternativa vera, non di rifugiarsi nelle formule del passato. Infine registriamo la nascita di GenerAzione auspicando, fatte le premesse suddette, di poter condividere un percorso unitario. Rende può e deve cambiare. Facciamolo insieme, con coraggio e coerenza».

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