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Fausto Orsomarso, senatore di Fratelli d'Italia

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L’OCCHIUTO BIS «l’ho lanciato io» e questo dovrebbe bastare – ragiona il senatore Fausto Orsomarso – a sgombrare il campo da dubbi circa la lealtà sua e di Fratelli d’Italia nei confronti del governatore. «Io e Occhiuto ci diciamo sempre le cose con franchezza, non ho mai adottato posizioni strumenali, né fatto “capricci”, conosciamo le regole della politica e le pratichiamo: non la concepiamo come una guerra tra bande» dice Orsomarso al telefono, tra una commissione parlamentare e un treno che lo riporterà in Calabria per un’iniziativa a Paola.

Eppure sul progetto di Occhiuto di fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero è parso che lei Orsomarso facesse un passo indietro qualche giorno fa, durante la convention di FdI a Rende.

«Noi siamo firmatari della proposta con Luciana De Francesco. Il nostro capogruppo, Peppe Neri, sta seguendo la discussione. Sosteniamo la proposta e saremo impegnati, in campagna elettorale, a sostenerne le ragioni. Durante l’evento citato ho posto un’altra questione. Ci sono state proposte di fusioni che venivano dal basso in passato. Questa viene dall’alto, dal Consiglio regionale, e ci può stare. Ma dobbiamo fare attenzione perché non passi come un atto d’arroganza. Rassicuriamo i cittadini: spieghiamo che il Consiglio regionale terrà conto della volontà che esprimeranno con il referendum. Perché è chiaro che se vince il sì con il 60, con il 70 per cento nulla quaestio. Ma se finisce in pareggio, che succede? Queste sono domande che ci arrivano anche da nostri elettori e amministratori. Ricordiamo che non ci sono precedenti di progetti di fusione che hanno riguardato comuni grandi fatta eccezione per Pescara, ma non si è ancora concluso: è un processo che, in alcuni casi, richiede i suoi tempi».

Il presidente Occhiuto ha aperto al rimpasto di deleghe in Giunta. Avete rivendicazioni, su qualche materia in particolare?

«Nessuna rivendicazione. Le scelte sono del presidente e noi le rispettiamo. Com’è accaduto in sanità: avevamo la possibilità di segnalare profili per le nomine, ma non lo abbiamo mai fatto perché la sanità non può essere governata secondo un regime spartitorio. In quell’evento a Rende, settimane fa, in cui lanciai i dieci anni di governo Occhiuto, gli suggerii di alleggerirsi di qualche responsabilità e che FdI sarebbe stata lieta di farsene carico. Il presidente ha già detto che, chiusi alcuni dossier, riassegnerà alcune deleghe. Ma non rivendichiamo nulla».

Neanche se Occhiuto vi desse il turismo, ad esempio, che era la delega di Orsomarso?

«Se Occhiuto ci dà il turismo, sappiamo come si fa (ride Orsomarso, ndr). Ripeto, ci sono varie deleghe, il presidente ne discuterà con la coordinatrice regionale Wanda Ferro. E poi farà sintesi. Ma qui non c’è nessuna prova muscolare».

E con Forza Italia come va a livello nazionale?

«Con i colleghi c’è un grande afflato. E poi la presidente Meloni lo ha ribadito alle Camere ieri (mercoledì, ndr): il centrodestra è unito, fatevene una ragione».

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