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Una precedente protesta dei lavoratori

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PAOLA (COSENZA) – Proteste di piazza, ieri, durante l’intervento dell’assessore regionale Fausto Orsomarso. Addetti delle Terme Luigiane, rimasti senza lavoro per la chiusura dello stabilimento, hanno inscenato una protesta in piazza del Popolo con striscioni, fischi e slogan, determinando un botta e risposta con l’assessore Orsomarso, in presenza – tra gli altri – dell’avvocato Sabrina Mannarino, candidata paolana di Fratelli d’Italia.

Durante il caos venutosi a determinare, peraltro, il giornalista Francesco Frangella (“Il Marsili Notizie”) è stato ostacolato nel suo lavoro da un soggetto non identificato (ripreso con una telecamere), che voleva impedirgli con la forza di svolgere le riprese video. Il direttore de “Il Marsili”, Cosmo De Matteis, ha preannunciato querela.

Tornando alla contestazione, il tutto si è protratto per un quarto d’ora. I lavoratori hanno esposto due striscioni delle Terme e l’assessore ha spostato l’attenzione sull’argomento. Mentre Orsomarso parlava, i lavoratori fischiavano e urlavano: Vogliamo lavoro. Fuori, fuori, fuori, fuori. Lei non ha fatto niente, non ha avuto rispetto per noi».

E Orsomarso: «Non avete perso il lavoro. Sarete assorbiti da chi gestirà le Terme». La replica: «Ma le Terme sono chiuse: che cosa racconti? La stagione è saltata». Orsomarso: «Vengo pure ad Acquappesa a parlare delle Terme, non solo a Paola. Non siamo mai sfuggiti alle nostre responsabilità». I lavoratori: «Non avete mai voluto il confronto, siete sempre fuggiti via».

Orsomarso: «Ho scritto una lettera al procuratore Bruni. Le Terme sono chiuse per responsabilità di un’Azienda che per 80 anni ha gestito un bene pubblico, l’acqua pubblica e pretendeva di applicare le tariffe di 80 anni fa. Le Terme sono libere dal voto di chi è sempre stato condizionato. Saranno ristrutturate tutte le terme calabresi. Quel compendio era felice, sorridente e illuminato, ma è stato abbandonato. Voi dipendenti siete stati sfruttati». E, ancora, in replica ai fischi: «Siete una vergogna rispetto allo sfruttamento della dignità». I lavoratori: «I Comuni volevano fare un’estorsione. Andate via. Dimettetevi».

La calma è tornata quando Sabrina Mannarino si è avvicinata ai lavoratori per dialogare. La Cisl ha rinnovato il suo sostegno al personale Sateca. Orsomarso ha poi bacchettato Di Natale sul porto: «Ha chiesto l’accesso agli atti ma gli atti erano noti. Studia, studia».

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