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COSENZA – Da Cassano Ionio, la più piccola diocesi calabrese, fino ai vertici della Chiesa italiana: il vescovo Nunzio Galantino è stato nominato dal Papa segretario generale “ad interim” della Conferenza episcopale italiana. Prende il posto di monsignor Mariano Crociata, che ha completato due mandati e ora è stato inviato alla guida della diocesi di Latina. Ma Galantino ha chiesto al pontefice una particolare dispensa: non lascerà Cassano e continuerà la sua missione pastorale in Calabria insieme all’attività che lo vedrà diventare riferimento operativo per tutti i vescovi d’Italia. La nomina «si è resa urgente per il funzionamento ordinario della segreteria generale e per tutta una serie di adempimenti che ne richiedono la presenza» ha spiegato Padre Federico Lombardi, portavoce vaticano «monsignor Galantino ha tutte le facoltà del segretario generale, ma per ora non è stato stabilito quanto durerà il suo mandato». A questo punto, il presule che sarà temporaneamente il numero due di Bagnasco «dovrà trasferirsi a Roma per buona parte della settimana, ma al momento rimane vescovo di Cassano allo Jonio». 

L’annuncio ufficiale della nomina di Galantino è avvenuto nella cattedrale di Cassano. Proprio nella cittadina della provincia di Cosenza il presule originario di Cerignola, in provincia di Foggia, è arrivato nel 2012 dopo la nomina da parte di Benedetto XVI ufficializzata il 9 dicembre di due anni fa e l’ordinazione episcopale ricevuta in Puglia il 25 febbraio 2012 per mano proprio del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei. Galantino, nato il 16 agosto 1948, è sacerdote dal 1972 e ha a lungo insegnato teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, a Napoli.

IL PAPA CHIEDE SCUSA AI FEDELI: «MI SPIACE MA HO BISOGNO DI LUI». «Forse vi sembrerà strano che vi scriva, ma lo faccio per chiedervi aiuto, per una missione importante nella Chiesa italiana, ho bisogno che monsignor Galantino venga a Roma, vi domando, per favore, di comprendermi… E di perdonarmi». Papa Francesco scrive una lettera alla diocesi di Cassano per annunciare ia fedeli la nomina del vescovo Galantino alla segreteria generale della Cei ma lo fa esordendo con una richiesta di perdono per aver deciso di spostare il presule. «Non ho ancora avuto il piacere di conoscervi di persona – si legge nel testo – ma spero di poterlo fare presto. So quanto amate il vostro vescovo – continua il Pontefice – e so che non vi farà piacere che vi venga tolto, e vi capisco. Per questo ho voluto scrivervi direttamente come chiedendo il permesso. Egli sicuramente preferisce rimanere con voi, perchè vi ama tanto. L’affetto è reciproco, e vi confesso che vedere questo amore filiale e paterno del popolo e del vescovo mi commuove e mi fa rendere grazie a Dio. Chiederò a monsignor Galantino che, almeno per un certo tempo, pur stando a Roma, viaggi regolarmente alcuni giorni per continuare ad accompagnarvi nel cammino della fede. Pregate per me perchè ne ho bisogno, e io vi prometto di pregare per voi»

GALANTINO: «IL PAPA HA AVUTO CORAGGIO A CHIAMARMI». «Il Santo Padre mi ha chiamato a rendere il mio servizio alla Chiesa italiana come segretario generale della Cei. Se penso a quanti, prima di me, hanno reso questo servizio, dico che c’è voluto un bel coraggio da parte del Papa a chiamarmi». Con queste parole il vescovo Galantino ha salutato la propria nomina a segretario ad interim della Cei aggiungendo che «siccome però sono uno che si fida degli altri, sono certo che, sostenuto dal buon Dio, certo della fiducia del Santo Padre, accompagnato dall’affetto delle tante persone che mi vogliono bene e alle quali voglio bene, posso intraprendere anche questa bella e impegnativa avventura in una Chiesa e per una Chiesa che amo». Inoltre il vescovo di Cassnao ha aggiunto: «Penso che Papa Francesco conosca la sofferenza che si può provare quando si sono intessute delle belle e leali relazioni tra persone. Un parroco, un vescovo o qualsiasi altro – ha aggiunto – se sono persone normali tendono a creare legami. E non basta un trasferimento per annullarli. Se certi legami si interrompono è perchè non erano intensi. E solo chi non ha mai vissuto relazioni belle e costruttive, dentro e fuori della Chiesa, può ignorare quanta sofferenza possano comportare relazioni interrotte. Finchè avrò le energie e finchè potrò contare sull’aiuto di chi mi circonda, io sarò qui».

GLI AUGURI DEI VESCOVI CALABRESI. Salvatore Nunnari, arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, presidente della Conferenza Episcopale Calabra a nome dei vescovi e dei fedeli della regione ha formulato al vescovo Galantino gli auguri per «un fecondo servizio alla Conferenza Episcopale Italiana. Apprendiamo con gioia – ha affermato Nunnari – della nomina e siamo grati al Santo Padre Francesco che ha guardato con un occhio di grande benevolenza alla nostra terra calabra. La sua delicata lettera alla diocesi mostra quanto il Papa pone attenzione alle chiese locali. Qui in Calabria monsignor Galantino svolge il suo ministero episcopale con zelo di pastore appassionato e con grande dedizione». (LEGGI I COMMENTI)

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