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COSENZA – Dopo il successo dell’edizione 2014, la Notte dei ricercatori all’Unical si è concessa il bis, superando pure gli strepitosi risultati dell’anno scorso. Le immagini di piazza Vermicelli e di un lungo tratto di ponte strapieno di spettatori per gli spettacoli serali aiutano gli organizzatori a tracciare un bilancio che parla di oltre 30 mila presenze richiamati da un cartellone di eventi che aveva nella musica d’autore italiana il suo filo conduttore, da Federico Cimini a Bobo Rondelli fino a Eusebio Martinelli con al centro l’esibizione di Cristiano De Andrè, insieme a Mauro Pagani e Nello Daniele, che ha attirato intere generazioni di appassionati e di fan di Faber.

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I numeri erano straordinari fin dalla mattina quando sul ponte Bucci si erano riversati oltre 13 mila studenti dalle scuole di tutte la regione, prenotati per le 109 visite guidate tra laboratori, musei e centri di ricerca dell’ateneo. Numeri parziali, in realtà, ai quali vanno aggiunti almeno altri 1500 visitatori che sono arrivati all’Unical senza prenotazione ma hanno avuto comunque la possibilità di partecipare alle sperimentazioni in diretta. I laboratori sono rimasti aperti fino a tarda sera, mentre il ponte nel frattempo si popolava di stand per presentare l’attività dell’ateneo.

È stato un flusso continuo di eventi, che ha mostrato la ricchezza e la trasversalità della ricerca dell’ateneo. Ingegneri idraulici alle prese con il controllo della forza dei torrenti, genetisti che hanno mostrato agli studenti come estrarre il Dna, statistici impegnati a mostrare i vantaggi della demoscopia, studiosi d’arte che hanno allestito nei cubi dell’ateneo un’anteprima della prossima mostra del Maon di Rende.

Quattordici dipartimenti – a cui si aggiungono biblioteche, musei, centri di ricerca e strutture – con gioia ed orgoglio hanno mostrato al territorio lavori che hanno fruttato all’Unical, nonostante le difficoltà e le risorse sempre più scarne, importanti riconoscimenti da parte della comunità scientifica internazionale. E che ora, grazie anche alla Notte dei ricercatori, possono contare su una maggiore condivisione e un maggiore apprezzamento anche in Calabria.

Le visite guidate sono 109 e si va dall’analisi del Dna ai giochi d’acqua degli ingegneri idraulici, dai viaggi con Gulliver alla scoperta del pianeta alla missione spaziale virtuale sulla luna.

Il rettore, Gino Crisci, si dice soddisfatto dell’adesione delle scuole per una iniziativa che richiama l’attenzione sul lavoro che si fa nelle università. «Le norme spesso ci danneggiano, trovare i finanziamenti è difficile, ma noi abbiamo la pelle dura: come si vedrà oggi la nostra ricerca raggiunge anche vette altissime. E speriamo che la notte sia finita e che cominci l’alba».

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