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L'aeroporto di Lamezia Terme

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COSENZA – Partire in aereo in Calabria diventa sempre più un’odissea. E non perché manchi l’offerta, tante compagnie aggiungono come scalo Lamezia Terme, ma il problema è proprio raggiungere l’aeroporto. O almeno lo è senza dubbio da Cosenza, capoluogo di provincia da 67mila abitanti (con ambizioni da città unica da 100mila e oltre residenti) e un grande campus universitario – il più grande d’Italia – alle sue porte. Mancano i collegamenti, specialmente in alcuni orari, la mattina presto per esempio e la sera tardi. Così, chi deve partire è costretto o a spendere cifre esorbitanti, spesso più alte del costo dello stesso biglietto aereo o a chiedere aiuto ad amici e parenti. E se questo succede una tantum, per un viaggio di piacere, può anche andar bene, ma se succede di frequente, diventa un problema ancora più grosso.

Abbiamo simulato una delle tratte più frequentate: Lamezia Terme-Milano, andata e ritorno, con partenza da Cosenza, per far capire nel dettaglio quali difficoltà si palesano puntualmente. Un qualunque lunedì, il primo aereo per Milano è alle 6 del mattino. Dovendo essere in aeroporto almeno un’ora prima, circa, della partenza, dovremmo cercare soluzioni di viaggio che ci facciano essere a Lamezia alle 5 del mattino. Impossibile! Il primo bus, da Cosenza per l’aeroporto, parte alle 5 e 50 (Ferrovie della Calabria), impiega un’ora e 10 e quindi arriveremmo ad aereo non solo già decollato ma già atterrato a Milano.

Vediamo in treno: il primo, da Cosenza, parte alle 5 e 23, impiega un’ora e 7 minuti, perciò potremmo considerare il volo perso. Impossibile prendere in considerazione le soluzioni di viaggio del giorno precedente, significherebbe partire da Cosenza alle 22 e 45 in bus o addirittura alle 20 e 45 in treno (con un cambio) per volare l’indomani mattina alle 6. L’assurdo.

Proviamo invece, sempre in un qualunque lunedì, a percorrere la tratta inversa: da Milano a Lamezia Terme, con meta sempre Cosenza. L’ultimo aereo che arriva in terra calabra atterra alle 23 e 15. Anche qui, rientrare a casa è un terno al lotto. L’ultimo bus che parte dall’aeroporto è alle 23 e 41 (Flix Bus); se l’aereo arriva puntuale e se lo sbarco è veloce, forse si potrebbe salire sul mezzo per il rotto della cuffia. Impossibile invece il treno, l’ultimo (neanche diretto ma con un cambio) parte alle 20 e 32, quando noi non ci staremmo neanche imbarcando da Milano.

La situazione peggiora nei festivi. Ripetiamo l’operazione in una domenica. Il primo aereo a partire per Milano è sempre alle 6, ma il primo bus a partire da Cosenza è alle 9 e 30 (Flix Bus), impiega 55 minuti e dopo questo ce ne sono solo altri 3 (alle 10 e 30, alle 17 e 15, alle 22 e 45). Il primo treno per Lamezia è invece alle 6 e 23, perciò da non tenere in considerazione. Ma sarà difficile anche rientrare da Milano con l’ultimo aereo che atterra a Lamezia Terme alle 23 e 15. E dunque, scongiurando un ritardo e pregando per uno sbarco veloce, sempre per il rotto della cuffia si potrebbe tornare a casa. Il treno invece è una mission impossibile, l’ultimo parte poco dopo le 16. Se siamo fortunati nella scelta del volo che contempli anche l’arrivo in aeroporto con i mezzi pubblici, il costo di questi è piuttosto sostenibile: gli autobus vanno dai 3 agli 11 euro, i treni da 6 a 13 euro. Con il treno c’è poi il trasferimento dalla stazione di Lamezia Terme Centrale in aeroporto. In questo caso ci sono le navette che non scarseggiano affatto, il cui costo però, inspiegabilmente, varia: se si acquista il biglietto online o in biglietteria, il costo è di 1,50 euro; se il biglietto si fa a bordo, il costo aumenta a 2,50 euro.

Torniamo al raggiungimento dell’aeroporto in mancanza di mezzi pubblici. Proviamo a prendere in considerazione soluzioni alternative anche se estremamente dispendiose. Recarsi in macchina potrebbe essere la decisione migliore, salvo poi dover lasciare l’auto a Lamezia Terme. I parcheggi, a ridosso dell’aeroporto o nei dintorni non mancano ma hanno come prezzi dai 15 ai 20 euro per 24 ore; da 60 a 80 euro per 7 giorni più dai 5 agli 8 euro al giorno o frazione di giorno aggiuntivi. Se vogliamo dunque partire per 10 giorni, un posto auto, scoperto, ci potrebbe costare dai 75 ai 104 euro. I parcheggi più lontani hanno anche un servizio navetta che ci porta direttamente in aeroporto una volta consegnata l’auto, e questo è gratuito, ma se vogliamo usufruire del servizio car valet, cioè qualcuno che ci faccia trovare il veicolo direttamente in aeroporto al nostro arrivo, ovviamente c’è un costo aggiuntivo di 20 euro circa o più. E pensare che magari, per partire, troviamo un volo low cost a soli 20 euro.

Altra alternativa potrebbe essere un taxi che, da Cosenza ad esempio, a Lamezia Terme, chi chiederà la bellezza di 120, 150 euro. Cifre esorbitanti anche per gli Ncc, noleggio con conducente, con costi che da 100 arrivano anche a 170 euro. Fino al mese scorso, da Cosenza, si poteva almeno usufruire del servizio navetta “Al volo”, operato dalla municipalizzata Amaco. Venticinque euro il costo di una tratta e in alcune zone si poteva richiedere anche la fermata sotto casa. Non economico ma neppure un bagno di sangue. Da metà aprile questo servizio è stato soppresso.

Dunque, partire in aereo da Lamezia Terme o rientrare in Calabria quando si vuole è pressoché impossibile. Se il volo che volete prendere si incrocia con un mezzo di trasporto pubblico per arrivare in aeroporto (o per lasciarlo) potete dirvi fortunati. Per il resto è bene disporre di un portafoglio ricco o di parenti e amici magnanimi che si offrano di accompagnarvi in aeroporto. Tutto questo crea non pochi disagi. Non c’è chi parte solo per puro piacere personale, per una vacanza, ma c’è chi è costretto a prendere un aereo e anche spesso per studi, per lavoro o per cure mediche. Abbiamo simulato una tratta Lamezia Terme-Milano. E proprio a Milano (e non solo) nei mesi scorsi, la stazione Centrale è stata invasa da stand di promozione turistica “Calabria Straordinaria”. Ora, vogliamo renderla davvero straordinaria questa regione? Partiamo dalle basi. Vogliamo puntare e incrementare il turismo? Partiamo dalle basi. O almeno, cerchiamo di offrire un servizio efficiente e con criterio semplicemente ai calabresi.

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