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Paolo Ippolito durante l'iniziativa

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RENDE (COSENZA) – Ci sono dei lunedì particolari e sono quelli organizzati dalla Fondazione Italiana Sommelier Calabria. L’appuntamento è alle 20.30 e in una saletta dell’Hotel Domus di Rende puntuale inizia la lezione di Paolo Ippolito.  

La storia di Paolo Ippolito è una bella storia da raccontare. Anche perché è una storia di passione,  tradizione familiare e successo. Ai futuri sommelier Paolo si presenta con i suoi vini: il bianco, il rosso, ma per l’occorrenza si è portato nella sua borsa da lavoro anche il suo rosé. Sono i vini della famiglia Ippolito. Una cantina con oltre 170 anni di storia. Ed è senza dubbio la più antica realtà vinicola oggi esistente in Calabria.

Ippolito vini è una grande azienda  che si trova nel centro storico di Cirò Marina con una tenuta agricola di oltre 100 ettari. Il Gaglioppo, Il Greco Bianco, Il Pecorello, Il Calabrese, il Greco Nero e il Mare Chiaro. Sono i nomi dei suoi vini che rimbalzano di palato a palato tra intenditori, amanti della buona vita e curiosi.  

Il racconto della sua azienda è un racconto che appassiona, incuriosisce e nello stesso tempo è un racconto che fa capire come si può far fare un cambio di passo ad una azienda storica con una buona comunicazione. Una comunicazione fresca, giovanile, piena di colori, un marketing del vino che ha dato una grande svolta ad una azienda di base già solida. Il ritorno di Paolo Ippolito in Calabria, dopo aver in pratica trascorso la sua gioventù a Roma, è conciso con quel cambio di passo di cui parlavamo sopra. A Roma Paolo Ippolito era conosciuto, soprattutto, come il pr delle feste più belle. Quelle piene di musica, di sorrisi e abbracci che oggi desideriamo tanto. Paolo Ippolito per anni è stato un vero e proprio punto di rifermento per la gioventù cosentina in capitale. Citiamo Cosenza perché Paolo specifica davanti a tutti: “io sono l’unico cosentino di Cirò e ne vado orgoglioso”.  Perché la madre e i parenti materni sono originari di Grimaldi e Cosenza e poi le scuole primarie il giovane e brillante imprenditore del vino le ha fatte proprio nella città dei bruzi. 

Parlavamo dell’esperienza romana. Bene, in capitale Paolo è  partito come Pr e piano piano però grazie ai suoi soci e amici il suo lavoro si è trasformato in comunicazione di eventi e in imprenditoria della notte. Nei suoi locali Paolo metteva l’anima e con quel suo fare brillante riusciva sempre a creare ambienti di livello in una capitale ormai per lui senza segreti, ma sul più bello Paolo decide di ritornare in Calabria ed essere più incisivo nella sua azienda. Studia, approfondisce ogni aspetto di un nuovo lavoro e mette l’esperienza romana al servizio della sua azienda. E ci riesce anche perché i suoi vini adesso sono in giro per l’Italia e per il mondo e sono sempre più apprezzati e ricercati. E nello splendido viaggio che Paolo Ippolito fa fare ai sommelier spiega anche come sia riuscito nella sua azienda a fare entrare i giovani. Molti di questi sono figli di dipendenti a cui Paolo è riuscito a chiedere un passo indietro proprio per far lavorare i giovani figli che non solo si sono appassionati del mondo del vino, ma soprattutto si sono affezionati alla storia di una cantina di tradizione.

Ed è questo il  messaggio che Paolo Ippolito fa passare forte e chiaro davanti a giovani innamorati del mondo del vino: le aziende di vino vanno vissute e amate. Solo cosi si può capire un mondo pieno di profumi e racconti, un mondo dove il dettaglio è fondamentale. E c’è un consiglio che da Paolo Ippolito per riconoscere i vini buoni: bere poche volte, ma bere meglio. In quelle poche volte bisogna scegliere la cantina giusta, quella cantina che ha una storia, un racconto, una firma riconoscibile e d’autore.  E in questo caso la firma della cantina Ippolito è una firma d’alta qualità.

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