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Matteo Faggin cofondatore di GiPStech

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STA conquistando il Giappone, ma non intende lasciare la Calabria. GiPStech – lo spin off dell’Università della Calabria che ha inventato il navigatore capace di funzionare al chiuso, ovvero là dove il Gps non arriva – ha annunciato oggi al Mobile World Congress di Barcellona di aver completato nella stazione di Shinjuku a Tokyo l’installazione e verifica del primo sistema di localizzazione indoor ad alta precisione che non ha bisogno di infrastrutture dedicate come il bluetooth. L’app per gli utenti, sviluppata da una società terza, sarà rilasciata nei prossimi mesi È il secondo successo di GiPStech in Giappone: la startup ha già sviluppato per l’aeroporto Narita l’app NariNavi, presentata pochi mesi fa. In quel caso la tecnologia brevettata da GiPStech era stata integrata con un ridotto numero di beacon bluetooth.

Ricorrere a infrastrutture dedicate, però, non era una strada percorribile nella stazione di Shinjuku: grande e complesso con i suoi 36 binari e 200 uscite, l’hub è entrato nel Guinness dei primati per i suoi 3,6 milioni di passeggeri al giorno. GiPStech, allora, ha scelto una strategia diversa, combinando la propria piattaforma con il segnale delle reti WiFi pubbliche già presente all’interno della stazione, ma di per sé insufficiente a garantire un sistema di localizzazione preciso: chi c’ha provato in passato si è dovuto rassegnare a un margine d’errore di 10, 15 metri (se non oltre). Gli algoritmi brevettati da GiPStech, però, aggiungono al segnale WiFi informazioni in più: sono in grado di misurare il campo magnetico terrestre, registrando le anomalie che si creano naturalmente dall’interazione con il materiale ferroso presente negli edifici, e i movimenti dell’utente, grazie ai sensori inerziali contenuti nei nostri smartphone.

Il risultato è un sistema accurato e preciso, che permette all’utente di localizzarsi in tempo reale all’interno della stazione e di farsi orientare verso l’uscita o il binario desiderati. Come avvenuto già per l’aeroporto Narita, anche in questo caso GiPStech ha collaborato con la multinazionale NTT DATA (LEGGI LA NOTIZIA), contractor in Giappone per i progetti del ministero dei Trasporti. Il sistema testato alla stazione di Shinjuku potrebbe essere esteso ad altri hub di trasporto, con uno sguardo verso le Olimpiadi del 2020, che vedono il governo giapponese impegnato a pianificare soluzione di localizzazione e navigazione efficaci per i tanti visitatori attesi. È decisamente un momento d’oro per la startup, che aveva già inaugurato il 2019 stringendo un accordo di licenza tecnologica con HERE BV (LEGGI) e che ora punta a espandersi. Il team al momento conta 9 persone full-time che lavorano principalmente sui temi legati allo sviluppo tecnologico e alla ricerca e sviluppo, più alcune persone che lavorano in modo delocalizzato tra Italia e Stati Uniti. Il quartier generale resta però in Calabria.

«Stiamo lavorando nell’ottica di espandere ulteriormente il team che ha dimostrato il suo altissimo livello principalmente nella risoluzione di una serie di tematiche tecnologiche portandoci appunto a essere tra le principali aziende al mondo che sviluppano tecnologie simili – dice Gaetano D’Aquila, Ceo di GiPStech – Di conseguenza puntiamo a raddoppiare il team ricerca e sviluppo che lavora qui in Calabria e parallelamente ad avviare altre attività di sviluppo commerciale che per forza di cose devono essere svolte al di fuori dei confini regionali essendo il nostro mercato appunto un mercato globale».

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