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Il passeggio su corso Mazzini a Cosenza

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LE STRADE deserte, i tavolini vuoti e le saracinesche abbassate sono soltanto un lontano ricordo. Complici le caldissime temperature del momento e l’allentamento delle restrizioni da Covid, la notte di Cosenza è cambiata. E oggi vie, vicoli e locali di tutti i tipi, anche infrasettimanalmente e non solo nel weekend, risultano affollatissimi.

I ristoratori del “salotto buono” confermano. «Abbiamo ricominciato a parlare di movida – dice Elio Mikriukov, dipendente del ristorante pizzeria “La locanda” – riscontrando, tra le altre cose, un aumento di coperti e richieste non solo rispetto al periodo di emergenza, ma anche e soprattutto rispetto a quello subito precedente e, cioè, al 2019. Se, infatti, prima del Coronavirus – aggiunge Mikriukov – contavamo tra le quattro e seimila persone al mese, attualmente ne abbiamo molte di più: nel mese di maggio appena trascorso, per esempio, a ben settemila è ammontato il totale dei nostri clienti».

Numeri che, pertanto, entusiasmano e fanno tirare un sospiro di sollievo a chi, del settore, per oltre due anni, è rimasto fermo. «La gente – dice ancora il dipendente del locale del centro città – ha voglia di evadere e poi ormai è più libera: noi, in base alle nuove regole, non dobbiamo più controllare i green pass, ma esclusivamente mantenere la mascherina (è raccomandato e preferiamo farlo), sia negli spazi esterni sia in quelli interni, fino al prossimo 15 giugno».

Atmosfera, quindi, serena. La guardia, tuttavia, non deve essere completamente abbassata: non va dimenticato, del resto, che i contagi sono all’ordine del giorno.

TENERA È LA NOTTE

«In particolare di sabato e di domenica – dichiara Maximilian Trombino del “Franklin” – superiamo i cento coperti: c’è una grande ripresa e le comitive di giovani che riempiono letteralmente la città sono sotto gli occhi di tutti, un fatto innegabile».

Analoga l’opinione di Roberto Vallo, sebbene il ristorante di cui è titolare, “Al vicoletto”, vicino via Caloprese, sia leggermente “fuori” dalla zona di riferimento. «Movida in netto aumento rispetto al passato – afferma Vallo – però è un po’ un peccato che i cittadini che escono di casa o tutti coloro che arrivano da fuori, magari dai paesi limitrofi, debbano passeggiare su strade sporche e poco curate. Mi sembra che – prosegue il ristoratore – la città non sia pulita, con erbacce e rifiuti ovunque e poi mi sembrano davvero poche anche le iniziative d’intrattenimento o culturali proposte».

MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O SE NON VENGO?

C’è, comunque, chi la situazione non la vede tutta “rose e fiori”, sempre in termini di incremento della clientela e della movida notturna. Per Francesco Blasi de “Il salotto” di piazza Kennedy, per esempio, «si può sicuramente riscontrare un grande miglioramento rispetto al periodo clou del Covid e dell’emergenza sanitaria, ma non un cambiamento così positivo rispetto a quanto accadeva prima, a partire dal 2019 e a ritroso nel tempo».

Anzi, secondo il dipendente del locale di Cosenza centro, «la gente non esce più come una volta, come prima, e questo perché probabilmente le abitudini di tutti, dopo quanto accaduto, dopo il virus e i diversi lockdown, sono inesorabilmente cambiate».

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