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Dalla musica di Bobo Rondelli al documentario Redemption Song: tre giorni per ballare e discutere di solidarietà al popolo migrante

Parte oggi la tre giorni dello Joggi Avant Folk, il festival musicale e culturale interamente organizzato dall’omonima associazione culturale che si svolge da 19 anni sempre dal 16 al 18 agosto.

Concerti, teatro, incontri, dibattiti, immagini e ancora laboratori e animazione per bambini. Tema della 19a edizione: “Confini e barriere della fortezza Europa”. Il festival fa sua la campagna di solidarietà attiva e concreta agli oltre 11.000 rifugiati bloccati ad Idomeni nei mesi scorsi ed in generale lungo la balkan route #Over The Fortress, da parte della staffetta di attivisti legati a Melting Pot Europa. Over the fortress per ribadire il legame a quelle storie di uomini, donne e bambini, alla loro tenacia e determinazione, alla loro capacità di autorganizzazione, alla loro dignità, alla voglia di lottare per oltrepassare i confini. Il programma anche per questa 19 edizione presenta delle novità straordinarie. Tutto rigorosamente gratuito, tutto messo su solo ed unicamente grazie all’autofinanziamento. In primo piano la musica e di concerti. Lo joggi avant folk conferma l’attenzione alla musica d’autore. Probabilmente uno dei pochi appuntamenti in regione dedicato alla scena della canzone d’autore.

Dopo Brunori sas, Dimartino, Federico Cimini, quest’anno il festival ospita, primo giorno di apertura, Bobo Rondelli. Poeta celebrato e riconosciuto come uno fra i maggiori esponenti della canzone d’autore italiana, Bobo Rondelli, dopo la consacrazione mediatica grazie a partecipazioni prestigiose sul grande e piccolo schermo (dal sodalizio con Paolo Virzì – attore in “La prima cosa bella” e “La pazza gioia” e protagonista nel docufilm “L’uomo che aveva picchiato la testa” – alle ospitate su Rai Tre in programmi come “Sostiene Bollani” e “Gazebo”) e dopo aver studiato e prodotto uno spettacolo interamente dedicato a Piero Ciampi, celebrato anche da Sky Arte con un bellissimo docufilm, l’instancabile artista labronico nel 2015 torna con un nuovo album “Come i Carnevali”. Nel disco, scritto in collaborazione con Francesco Bianconidei Baustelle e gli inseparabili amici/musicisti Fabio Marchiori e Simone Padovani, Bobo celebra la poesia e la vita, che somiglia sempre più ad un Carnevale, tra liti con la ex, scorrazzate in motorino senza casco con i figli e serate in osteria.

C’è il sentito ricordo della madre Nara F., e del padre in Qualche volta sogno, l’amore strampalato ma fortissimo per i figli in Autorizza papà. “Come i carnevali” è un disco di un uomo innamorato delle assurdità e delle passioni della vita. Troppo sensibile per non subirne la crudeltà, troppo lucido per prenderla sul serio. In apertura il giovane cantautore della spiccata vena blues Buzzy Lao. Il secondo giorno arrivano i maestri del punk-rock Italiano: i Punkreas! 25 anni sui palchi festeggiati con un nuovo disco che di titolo fa “il lato ruvido”. Come dicono loro: “Con questo disco abbiamo semplicemente cambiato marcia e l’abbiamo fatto ripartendo da quello che, in fin dei conti, è sempre stato il nostro lato migliore: il lato ruvido”. Il disco è figlio di una fase particolarmente fertile per la band. Cippa, Paletta e Noise, accompagnati dallo storico batterista Gagno e dalla new entry Andrea “Endriù” alla chitarra, mettono a frutto un periodo di ritrovato entusiasmo, già trasmesso l’anno scorso durante il fortunato Paranoia Domestica Tour, realizzando un album che, per ispirazione e impatto, tiene certamente testa ai capolavori del passato della band. Il disco vanta diverse collaborazioni e featuring importanti: Lo Stato Sociale nel brano “In Fuga”, Modena City Ramblers nel brano “Modena – Milano”, Tito Faraci, autore del testo in “Picchia più duro” e il giovanissimo rapper Shiva, in “Va bene così”. In apertura Fabio Cinque accompagnato dalla band CompagniaBella, per presentare il nuovo disco#ComeSeNonCiFosseUnDomani , uscito nel 2016.

Lo spettacolo è un viaggio nel mondo di oggi con sonorità che hanno una matrice Rock ma con influenze etniche creando un sound particolarmente innovativo. Terza e ultima sera dedicata alle “musiche senza frontiere”. Si inizia con Sandro Joyeux artista francese, interprete ironico e scanzonato, avvolgente e coinvolgente, alla maniera dei Griot ammalia il pubblico attraverso i suoi suggestivi racconti di viaggio o le storie e leggende legate alle canzoni, lo prende per mano e lo coinvolge fino a farlo cantare a squarciagola in lingue esotiche e sconosciute. Joyeux dopo aver calcato i palchi di numerosi festival tra cui quello dell’Umbria Folk Fest e di Eutropia e del World refugee day Live di Firenze, è uscito nel 2016 con un nuovo disco “Migrant”, presentato in anteprima nazionale all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Un disco fatto di impegno sociale a sostegno dei migranti coniugato attraverso nuove canzoni e nuove sonorità per un live che resta un’iniezione di pura energia. Sandro canta in francese, inglese, arabo e in diversi dialetti africani.

A chiudere la serata gli Skunchiuruti band un gruppo, o meglio una banda proveniente da un piccolo villaggio alle pendici dell’Aspromonte meridionale, Cataforio. Otto elementi che offrono un repertorio di “suonate a ballo”, canti tradizionali, passando dalla canzone folk “da bancarella” con l’utilizzo di strumenti della tradizione popolare: chitarra battente, lira, organetto, zampogna, tamburello e una “Tubbiana” (cassa,tamburo,piatti) dai ritmi travolgenti che accompagna il tutto. Con gli Skunchiuruti band lo Joggi Avant Folk riconferma l’attenzione solo ed unicamente verso gruppi di suonatori tradizionali, lontano anni luce dalle logiche da palcoscenico e dai tentativi di riproposta musicale che impazzano ormai da un decennio in calabria, buoni solo per accaparrarsi lauti finanziamenti regionali e alimentare il meccanismo perverso dei folk festival, della salsiccia (senza nulla togliere al panino con la salsiccia) e dei voti. Tutte le sere subito dopo i concerti ci sarà ancora tempo per ballare.

Il 16 agosto con il dj set Mad Monkey Selecta (Reggay & Ska Vinyl Selection); il 17 Pablo Raster live dub set ed ifine il 18 agosto ancora con dj set Mad Monkey Selecta. Lo Joggi Avant Folk non è solo musica. Il cartellone prevede, come da tradizione anche Teatro e spazi per i più piccoli; incontri, dibattiti e altro ancora. Il 16 si inizia per i più piccoli e non solo alle 20 lo spettacolo di burattini: “Spazzolino supposto ladro” a cura della Compagniaiello. Mercoledi 17 sempre alle ore 20 è previsto il laboratorio spettacolo “Invito alla lettura: le parole e i sensi” a cura dell’associazione culturale ConomieiOcchi. Ultimo giorno, il 18, si terrà lo spettacolo teatrale “Danza D’animale” dalla Trilogia della Parola in Corpo di Lara Riccio. Con Francesca Lo Giudice e Lara Riccio. Spettacolo di teatro danza, coreografico sul fenomeno del Tarantismo. Per quel che riguarda gli incontri e i dibattiti il programma prevede per il 16 agosto alle ore 19 la presentazione del libro “Pacunaimba.

L’avventuroso viaggio di Santo Emanuele” di Michele d’Ignazio (Ed. Rizzoli) e l’incontro con l’autore stesso. A seguire la serata dedicata ai 15 anni di Genova. si inizia con la proiezione del documentario ‘Ottopunti’ di Danilo Monte (Italia, 2013) introdotto da Claudio Metallo e subito dopo l’incontro con gli interventi di Antonino Campenni e Vittorio Sacco. Per il secondo giorno del festival è prevista invece la presentazione del libro “Al palo della morte”. Storia di un omicidio in una periferia meticcia di Giuliano Santoro (ed. Alegre), in presenza dell’autore e di Claudio Dionesalvi; Il 18 agosto è la serata clou con iniziative su migranti, africa e resistenze. Si inizia alle 18 on la proiezione del documentario ‘Redempion song’ di Cristina Mantis (Italia, 2015).

Sarà presente l’autrice, introduce Francesco Mollo; alle ore 20 si terrà invece l’incontro-dibattito sul tema dei confini e delle barriere in Europa “Over the fortress” con Stefano Bleggi (Melting pot Europa), Antonio Pio Lancellotti (Global Project), Enzo Infantino (volontario in missioni umanitarie all’estero), modera: Mattia Gallo (mediattivista); Durante tutti i giorni sono previsti inoltre attività di giocoleria, clown, allestimenti, clownerie e per il 18 agosto lungo le vie del centro storico l’anomazione musicale dei suonatori di cardeto. Durante i giorni del festival sarà allestita la mostra: “Cartolina da Idomeni” a cura della campagna #Over the Fortress.

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