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Francesco Vigna nella sua nuova panetteria con le locandine del film

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RENDE (COSENZA) – Il cinema ha quel grande potere di stravolgere tutto. Perché è sogno, vita, fantasia, ma può diventare anche concretezza. Ed è quello che è successo nella città di Rende.

Settembre 2020, la piazza del centro commerciale Metropolis si trasforma in un vero e proprio set a cielo aperto, ma la gran parte del film “Ostaggi” si sviluppa all’interno di una panetteria che affaccia proprio sulla piazza (ricostruita ad arte dalla produzione del film “Fenix Entertainment” di Riccardo Di Pasquale e diretto dalla giovane e brillante regista Eleonora Ivone).

GUARDA LE FOTO – DAL SET ALLA REALTA’

Ed è proprio in questa panetteria che si sviluppa l’intera trama di un lavoro scritto bene con attori dal calibro di Gianmarco Tognazzi, Francesco Pannofino, Alessandro Haber, Vanessa Incontrada, Elena Cotta, Jonis Bascir. Un film che in questi giorni è in programmazione su Sky.

Ma oggi non vogliamo parlare del film, ma di quello che ha lasciato in città questo film. Ed è proprio la panetteria. Una panetteria che in quella piazza prima del ciak iniziale non è mai esistita. E quel locale vuoto (per l’occasione è stato smantellato un negozio di telefonini) doveva diventare ,dopo il film, un negozio di abbigliamento, ma Francesco Vigna, giovane proprietario della struttura, in corsa, alla fine delle riprese cambia idea: ed ecco che nel mese di febbraio 2021 nasce una panetteria con prodotti di qualità destinata a diventare ,in questa ripartenza, un punto d’incontro per aperitivi e taglieri da sballo.

Incontriamo proprio Francesco che racconta come è nata l’idea: «Parlando con la gente. I cittadini, dopo un mese di riprese, si erano affezionati a quella panetteria creata dal nulla e con l’aiuto di mia moglie Irene abbiamo creato questo angolo di Paradiso…».

Di colpo la tua vita è cambiata. Da rappresentante di abbigliamento, eccoti dietro ad un bancone a servire i clienti e preparare taglieri. Eri già allenato?

«Sono stato autonomo fin da piccolo in cucina. Mi sono subito adattato alla nuova realtà. Sono molto felice di questa scelta anche se la pandemia ha cercato subito di tagliarmi le gambe, ma siamo ancora in piedi. Pronti a servire il cliente».

Sei riuscito a vedere il film a Sky?

«Ancora no. Ne parlano tutti bene e sono molto felice per gli attori, il produttore e la regista che in quel mese erano diventati di casa per tutti noi».

Comfort Zone, come mai hai dato questo nome alla tua panetteria?

«Perché la mia panetteria deve e può rappresentare una zona confortevole. Uno spazio dove poter respirare in santa pace».

Pasquale Arnone è l’uomo che ha scelto le location del film, ed è quella persona che in un film svolge un ruolo determinante perché fa da collante tra la produzione ,che di solito non è calabrese, e il territorio. E naturalmente della nascita di questa panetteria è la persona più felice: «Questa è la dimostrazione che portare in Calabria il cinema può fare solo bene all’economia, ma stimola anche i giovani imprenditori come Francesco a creare posti belli come questi. E se l’idea è nata dal cinema può essere solo vincente. Auguro a Francesco e alla sua famiglia tanta fortuna».

Ciak si gira, ma questa volta ad essere ostaggi della panetteria possono essere i buongustai perché il profumo del pane si sente da lontano…

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