X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

Attraverso una nota, gli Ultras del Cosenza hanno espresso al contempo tutta la loro rabbia per le deludenti prestazioni della squadra nel corso del campionato e in special modo nell’ultimo periodo ma hanno anche duramente criticato il presidente Eugenio Guarascio.

Per sostenere la squadra i tifosi hanno invitato tutti ad essere presenti venerdì 7 maggio alle 12 davanti lo Stadio San Vito-Marulla e «portare sciarpe e bandiere e spingere i lupi prima della partita fondamentale con il Monza, per dare la giusta carica ai giocatori, affinché affrontino le prossime due partite con il sangue agli occhi e la rabbia in corpo. Solo chi soffre impara ad amare, noi che soffriamo ti amiamo ed insieme torneremo grandi».

Ma il malumore è tangibile nelle parole della tifoseria che rimarca come «siamo arrivati agli ultimi 180 minuti di una stagione calcistica deludente, non solo per l’assenza dagli spalti dovuta alla pandemia, ma soprattutto per la pessima gestione societaria, fatta di approssimazione, incapacità e campagna acquisti mediocre che ha determinato l’attuale posizione in classifica».

Oggi «corriamo il serio rischio di perdere la serie B raggiunta tre anni fa dopo oltre un decennio trascorso tra serie D e Legapro. Come tifoseria siamo mortificati e disgustati difronte a questa situazione e ci auguriamo che il prossimo anno, in qualsiasi categoria saremo, non avremo più questo presidente».

Malgrado queste amarissime considerazioni, però, gli Ultras, nel dare il loro appuntamento, pensano «che la serie B vada difesa fino all’ultimo respriro. “Il Cosenza siamo noi” non è solo uno slogan, è l’attaccamento e il senso di appartenenza che abbiamo nei confronti della nostra maglia, dei nostri colori, della nostra città»

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE