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Non c’è pace per il presidente del Cosenza Calcio, Eugenio Guarascio, ormai letteralmente accerchiato dalla pressione dei tifosi. Alcuni comunicati e la manifestazione della scorsa settimana hanno fatto da apripista ad una serie di interventi, ormai quotidiani, volti a sollecitare il patron rossoblù a prendere decisioni importanti sul futuro del calcio cosentino.

L’associazione Cosenza nel Cuore ha addirittura scritto personalmente a Guarascio. “Caro Presidente – recita la lettera – sono passate, inesorabilmente ed invano, 2 settimane. Niente di quello che hai maldestramente scritto in quell’insensato e striminzito comunicato, è avvenuto. ‘Siamo al lavoro’? Per cosa? Noi rimarremo sempre orgogliosi dei nostri colori; la nostra passione, la nostra fede non muoiono mai. Siamo stanchi di leggere e sentire parole vuote e senza significato. Anzi, siamo ancora più stanchi dei tuoi pavidi e furbi silenzi. La pausa di riflessione è finita, si sta perdendo tempo preziosissimo! Sono state avanzate diverse richieste di incontri per l’acquisto della società, dunque, al bando i tuoi soliti giochini a nascondino e a rialzo. Gli acquirenti sono già seduti al tavolo!”

Non è una voce fuori dal coro, invece, quella del Centro Coordinamento Club, ma probabilmente solo un modo per arricchire e integrare la discussione intorno al Cosenza Calcio.

Mentre la maggior parte della tifoseria rossoblù si augura un cambio di proprietà del club, e quindi l’uscita di scena del presidente Eugenio Guarascio, il noto gruppo di tifosi ha dato ieri il suo contributo con un comunicato, guardando oltre e, nel caso specifico, evidentemente confidando poco sia nella volontà del patron di cedere la società sia nella possibilità che effettivamente vi sia qualcuno interessato a rilevarla.

“A due settimane dalla fine di un sogno, durato poco più di tre stagioni, ciascuna delle quali non all’altezza delle aspettative dei tifosi, il Centro di Coordinamento Club di Cosenza – è scritto nella nota – ritiene doveroso, e quanto mai legittimo, esprimere la sua preoccupazione per il futuro societario e sportivo del Cosenza Calcio. Pertanto, accogliendo le ansie ed i timori di ciascun affiliato che, prima di tutto, è un tifoso appassionato ed innamorato dei Lupi, il Centro vuole manifestare il diffuso malumore/dissenso per ciò che si delinea all’orizzonte (si spera di no!) come l’ennesima cupa e travagliata stagione sportiva. Ancor più di quella appena conclusasi (ahi tutti) rovinosamente. Tali parole mirano a sollecitare una maggiore operatività da parte del presidente Eugenio Guarascio, affinché avvenga una “scossa” dinamica che smuova questa insofferenza, o muffa, in cui la società sembra essere avvolta. A 15 giorni da una retrocessione razionalmente annunciata, ma emotivamente insperata, le voci su presunte “cordate” imprenditoriali o su offerte economiche inconsistenti e respinte, il Centro di Coordinamento Club CS pretende, a nome di un’intera comunità rossoblù, sparsa in tutto il mondo, un’azione incisiva nella ricerca del nuovo direttore sportivo. L’individuazione di tale figura, nei tempi giusti, garantirebbe l’avvio di una stagione diversa, scevra stavolta dai ben noti gap degli anni passati. Dopotutto, va bene sbagliare, ma il perseverare è scelleratamente diabolico”.

Nel primo caso, dunque, l’invito di Cosenza nel Cuore a prendere realmente in considerazione le manifestazioni di interesse affinché si trasformino in trattative vere e proprie; nel secondo una lettura alternativa, con la quale il Centro Coordinamento Club chiede a gran voce al presidente Guarascio di procedere alla pianificazione della prossima stagione, senza perdere altro tempo. In sostanza si tratta di un richiamo dal senso ben preciso: caro presidente, se non ha l’intenzione di vendere, lo dica chiaramente e passi alla programmazione della prossima stagione di Serie C.

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