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Davanti ai 15 mila del “San Vito-Marulla” passo indietro per il Cosenza di Caserta che nel giorno dei suoi 110 anni precipita in tre minuti di buio e va ko contro la Samp


COSENZA – Una Sampdoria precisa e ordinata rovina la festa dei 110 anni al Cosenza e porta a casa tre punti preziosissimi per la sua classifica. Tre minuti di buio per i rossoblù nella prima frazione di gioco, due gol subiti e una gara che, nata male, si è chiusa come mai avrebbero voluto i 15 mila spettatori accorsi al “San Vito-Marulla”. Per il Cosenza una brusca frenata in Serie B dopo i cinque risultati utili consecutivi: all’orizzonte, adesso, la sfida infrasettimanale a Parma e il derby con il Catanzaro.

COSENZA KO CONTRO LA SAMP NEL GIORNO DEI 110 ANNI

Il Cosenza si presenta con lo stesso undici di Lecco, unica eccezione Fontanarosa al posto dello squalificato Venturi. Al 7’ una bella discesa di Tutino sulla destra crea i primi sussulti: l’attaccante rossoblù si libera di un paio di avversari e indirizza la palla a centro area, ma un doppio rimpallo gli nega anche il calcio d’angolo. Neanche un minuto e De Paoli si rende pericoloso con un’incursione nell’area piccola, ma il suo tocco termina sulla rete esterna della porta difesa da Micai. Al 14’ Tutino raccoglie di testa un crossa dalla sinistra di Frabotta, ma la sua conclusione termina fuori di poco. Più Samp che Cosenza in questa prima parte di gara, con i rossoblù che non riescono a sfruttare bene gli esterni e l’azione spesso non riesce ad essere efficace.

DOPO POCO PIÙ DI 20 MINUTI ARRIVA IL VANTAGGIO DELLA SAMP

Al 21’ è ancora l’asse Frabotta-Tutino a creare pensieri alla Samp, con l’attaccante che in diagonale indirizza verso la porta doriana, ma trova solo la deviazione del portiere in angolo. Ma è al 23’ che la Samp va in vantaggio: Darboe prende palla a centrocampo, avanza indisturbato fino al limite, nessun difensore “esce” e il suo tiro si infila alle spalle di Micai. Al 26’ il raddoppio: sul cross di Barreca dalla sinistra, De Luca si presenta davanti a Micai e lo buca da due passi. Una brutta botta per il Cosenza, con tanti fantasmi che si riaffacciano, fra errori dei singoli, un gioco che non riesce ad essere propositivo e una certa insicurezza di fondo. Al 34’ il Cosenza vorrebbe un rigore: Forte riceva un pestone dentro l’area, ma l’arbitro e il Var sorvolano.

Ci prova Forte al 39’ a sfondare, ma la difesa ospite libera in angolo. Al 44’ Tutino si esibisce in una delle sue giocate preferite, il tiro a giro sul secondo palo, ma Stankovic in volo plastico blocca. Finisce praticamente qui un primo tempo che il Cosenza non ha interpretato al meglio delle sue possibilità: due gol su groppone e all’orizzonte una ripresa tutta in salita.

NEL SECONDO TEMPO DAL RISCHIO TRACOLLO ALL’ILLUSIONE DEL GOL DI FRABOTTA

All’8’ della seconda frazione di gioco Samp vicina al tris con un tiro dalla distanza di Kasami che fa la barba al palo. Il Cosenza sceso in campo nella ripresa è lo stesso dal primo tempo: poche idee e tantissimi errori. Caserta sostituisce Canotto con Antonucci. Ci provano i rossoblù a fare densità nella metà campo avversaria, ma le iniziative degli uomini di Caserta sono inefficaci: paura, insicurezza, lentezza e imprecisione la fanno da padrone. Nel Cosenza entrano Florenzi e Calò ed escono Praszelik e Forte.

AL 24’ cross dalla sinistra di Frabotta e Camporese di testa indirizza verso la porta doriana ma la conclusione è centrale e Stankovic blocca a terra. Al 30’ il Cosenza accorcia le distanze: angolo di Calò e incursione in area di Frabotta e incornata vincente: è la sua terza rete in campionato. L’azione arriva al culmine di qualche minuto in cui il Cosenza aveva iniziato a pressare i blucerchiati. Sale l’urlo dei tifosi. Al 33’ bordata dalla distanza di Zuccon con Stankovic che si salva in angolo. Ancora cambi nel Cosenza: dentro Crespi per Mazzocchi e Voca per Zuccon. La pressione dei rossoblù cresce, ma la Samp resiste e porta a casa i tre punti.
Serata amara per il “San Vito-Marulla”: il Cosenza incassa il ko contro la Samp ed è costretto a leccarsi le ferite e a riflettere sulla condotta di gara. La festa si sposta nella sponda blucerchiata di Genova.

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