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Il ruolo della ‘ndrangheta calabrese nel panorama del narcotraffico mondiale è di leadership a tutti i livelli: dall’approvvigionamento alla distribuzione

Il nuovo blitz messo a segno dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, guidata dal procuratore Nicola Gratteri, e dalla Guardia di Finanza (LEGGI), offre l’occasione agli inquirenti per svelare il ruolo che la ‘ndrangheta svolte all’interno del complesso sistema del narcotraffico mondiale.

Un ruolo certamente non di secondo piano e che prescinde dal caso di specie legato al blitz contro il clan Forastefano-Abbruzzese che ha portato a 25 misure cautelari emesse tra arresti in carcere, ai domiciliari e obblighi di dimora (LEGGI L’ELENCO COMPLETO DELLE MISURE CAUTELARI APPLICATE).

LA CAPACITÀ PERVASIVA DELLA ‘NDRANGHETA

Gli inquirenti fanno rilevare come alcune premesse sul «modo di atteggiarsi delle articolazioni di ‘ndrangheta». In particolare «la presenza costante sul territorio – scrivono gli uomini della Dda – ed il continuo rinnovamento dei propri organici hanno rappresentato il segreto del loro successo. Al netto della storica regione d’origine, ossia la Calabria, dove tale manifestazione criminale è da sempre pericolosamente radicata in ogni settore, il resto della Penisola è stato gradualmente “conquistato” dalla ‘ndrangheta che, varcando i confini nazionali, è riuscita a spingere il proprio ambito di operatività criminale fino nel cuore dell’Europa ove, la maggior parte degli affari illeciti, sono da essa governati».

Una capacità pervasiva, quindi, estremamente capillare e penetrante capace di superare ostacoli naturali (come lingua, storia, tradizioni) e artificiali (leggi e ordinamenti). Capacità messa al servizio dell’obiettivo primario della ‘ndrangheta ossia l’attività criminale. Sotto questo punto di vista «il modo non solo più rapido e remunerativo, ma incomparabilmente più efficiente, per consentire alla predetta organizzazione criminale, di capitalizzare le illecite attività, è notoriamente quello relativo alla gerenza del traffico internazionale di sostanze stupefacenti che rappresenta, ancora oggi, l’affare più redditizio».

IL RUOLO DELLA ‘NDRANGHETA NEL PANORAMA MONDIALE DEL NARCOTRAFFICO

Il traffico di droga, infatti, «dal sudamerica, oltreché dall’Africa Occidentale e dai paesi dell’est, consente di immettere nel mercato nazionale importanti quantitativi di narcotico». Generando un mercato enorme. «In tale ambito la ‘ndrangheta ha acquisito una posizione oligopolistica, assurgendo il proprio ruolo a fornitore unico, sia a livello italiano che europeo; ruolo che, tuttavia, negli ultimi anni, pare stia condividendo da comprimaria, con associazioni criminali albanesi, assurte prepotentemente, a livello mondiale».

La ‘ndrangheta, quindi, esercita una posizione di estremo potere nel complesso mondo del narcotraffico mondiale, e questo anche grazie alle «considerevoli capacità relazionali con i più importanti e potenti cartelli sudamericani, associate all’affidabilità e solvibilità sempre maggiori e crescenti nel corso del tempo, unitamente alla presenza diffusa ed al controllo del territorio, sia in Calabria che in altri ambiti extraterritoriali del Centro Europa».

IL SUCCESSO CRIMINALE DELLA ‘NDRANGHETA

Proprio queste capacità «costituiscono le principali componenti del successo criminale della ‘ndrangheta. Da anni si è assistito ad un vero e proprio “salto di qualità” in questa particolare attività illecita: le ‘ndrine puntano ad ottimizzare sforzi e rischi abbattendo i costi di approvvigionamento della droga, in particolare della cocaina dal Sudamerica».

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