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VIBO VALENTIA – La Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio di 11 persone accusate di bancarotta fraudolenta dopo il fallimento della società mista pubblico-privata Proserpina che si occupava della raccolta dei rifiuti nell’ambito del territorio della provincia di Vibo Valentia. Tra loro figura l’attuale segretario provinciale del Pd di Vibo, Michelangelo Mirabello, 41 anni, avvocato, indagato in qualità di componente del Consiglio di amministrazione della società. Gli altri indagati per i quali il pm Alessandro Pesce ha chiesto il processo sono Francesco Pantano, amministratore delegato della società; Domenico Naso, Giuseppe Betrò, Giandomenico Pata revisori dei conti della «Proserpina”; Giuseppe Ceravolo, Michelangelo Petrolo, Domenico Scuglia, Gino Citton e Marcella De Vita, ex membri del consiglio direttivo; Ciro Orsi, ex amministratore delegato. La Procura ha invece archiviato le posizioni dell’avvocato Giovanni Vecchio, liquidatore della «Proserpina», e di Natalina Cricelli, socia privata di maggioranza della stessa. L’operazione «Persefone» aveva portato la Guardia di finanza a stabilire come gli indagati, attraverso la falsificazione dei bilanci della società, con un passivo di quasi dieci milioni di euro, avessero evitato la liquidazione ottenendo finanziamenti pubblici dal Commissario per l’emergenza rifiuti in Calabria. Una parte dei finanziamenti, secondo l’accusa, sarebbe finita ad altre società costituite dagli stessi soci privati della “Proserpina Spa», nata nel Duemila.

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