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ACRI – «Grazie ad Acri per tutto quello che ha fatto per me. E’ stato un miracolo e siamo riusciti a unirci tutti insieme». Sono le prime parole di Fabio Curto dopo la vittoria a “The voice of Italy”, il talent show di Rai Due nel quale si è imposto col suo talento e col suo carisma. E le sue prime parole sono proprio per la sua gente, per la sua Acri dove ieri in tanti si sono ritrovati in un cinema della città per seguire la finale (GUARDA L’ESPLOSIONE DI GIOIA ALLA PROCLAMAZIONE) e poi ci si è riversati per le strade (GUARDA).

Quando hai capito che ce l’avresti fatta?

«Fino all’ultimo ha regnato l’incertezza. Quando ho fatto “Take me to church”, mi son detto: ok, ora puoi anche andare a casa, ma se mi fanno fare “Halleluja” posso vincere».

I Facchinetti hanno promesso di essere ad Acri in giugno…

«E ci saremo. Questa cosa la voglio fare bene. Voglio vedere il mio paese come lo vedevo da bambino e come lo vedo nei miei sogni: unito nella semplicità degli esseri umani sensibili ed emozionali».

Ora dovrà pagare da bere per tutti…

«Finora non ho visto il becco di un quattrino. Non lavoro da tre mesi e nella mia Postepay ci sono 500 euro. Temo che per questa volta dovremo fare diversamente….».

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