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Addio impianto di compostaggio a Scampia. Il Comune di Napoli ha reso noto che realizzerà l’ecodistretto a Napoli Est. “Il progetto di Scampia – ha spiegato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris – non è più necessario perché quella stagione è stata superata nel momento in cui la Regione Campania con la giunta De Luca ha detto no all’incenerimento”.

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Gli spazi dell’ecodistretto saranno quelli per i quali la giunta Caldoro progettava l’inceneritore, da sempre osteggiato dall’amministrazione cittadino. Verra messa in piedi, spiega il Sindaco, “un’area di recupero di tutto il rifiuto, di realizzazione di beni utilizzabili e di creazione di lavoro”. “Il Comune – va avanti de Magistris – ha ottenuto la linea di finanziamento da Palazzo Santa Lucia”.

Si tratta di risorse che saranno impiegate il progetto previsto a Napoli Est così come per “realizzare impianti piccoli e leggeri lì dove possibile”. “Penso – ha proseguito ancora de Magistris – a piccole compostiere nei parchi, nei giardini, nei condomini per realizzare un sistema di compostaggio diffuso”.

Per Scampia i progetti sono ora quelli di “portare a termine l’apertura dell’asse mediano e per ridurre il campo rom. Nell’area Asìa di Scampia – ha concluso il Sindaco – verrà realizzato un progetto di riqualificazione urbana e ambientale così che quel luogo possa diventare punto di riferimento per il riciclo e il riutilizzo del rifiuto”.

Intanto l’amminitrazione sottolinea anche passi in avanti nella raccolta differenziata, passata dal 22 al 29 percento nell’ultimo anno. A contribuire il rilancio del Porta a porta, dal Centro storico, con Forcella, e il Vomero, oltre che a San Carlo all’Arena (in totale 350mila napoletani). “Ma la differenziata – ricorda il sindaco Luigi de Magistris – si fa ovunque a Napoli. Dove c’è il Pap è al 70% in linea con i Comuni ricicloni, dove non c’è, stiamo intorno al 30%”.

 

 

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