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La polizia ha ricostruito il delitto in poche ore ricostruendo una lite nata in un locale pubblico. Le vittime avevano 51 e 27 anni

HA ucciso padre e figlio dopo che quest’ultimo ha espresso un apprezzamento nei confronti di una ragazza. E’ accaduto in un bar a Genova Pegli nella serata di domenica. Poche ore dopo la polizia ha arrestato Salvatore Maio, 62 anni, calabrese di origine, ma che risiede nel ponente di Genova.

L’uomo ha confessato di aver ucciso a colpi di pistola Adriano e Walter Lamberti, di 51 e 27 anni, due genovesi di origine sinti. L’omicida ha raccontato alla polizia di aver sparato per un apprezzamento fatto da Walter Lamberti all’interno del bar. Subito dopo, Maio è tornato al bar usando l’auto della moglie poi, dopo aver sparato, è scappato a piedi rifugiandosi nella casa di un parente dove è stato trovato dalla polizia.

Secondo quanto ricostruito, contro padre e figlio sarebbero stati esplosi pochi colpi di pistola in rapida successione. Adriano è morto sul marciapiede davanti a un locale notturno di Genova Pegli, Walter all’ospedale Villa Scassi con l’addome lacerato dai colpi di pistola. Due ore dopo la squadra mobile è risalita all’autore del duplice omicidio.

Tutto è successo in una manciata di minuti: padre e figlio sono nel locale quando Walter fa un apprezzamento su una ragazza. Ne nasce una lite con un uomo che poi esce dal locale.

Padre e figlio restano e quando escono trovano l’uomo con il quale hanno litigato. Volano parole grosse, il padre difende il figlio, l’uomo estrae una pistola e spara. Il primo a cadere è Adriano, che si è messo sulla linea di fuoco per fare da scudo al figlio. Morirà in pochi secondi. Poi tocca a Walter: due-tre colpi all’addome. Poi l’assassino scappa a piedi, lasciando a terra i due.

La polizia raccoglie testimonianze, nomi, notizie e poco prima di mezzanotte esegue un fermo. L’uomo – rintracciato a Voltri a casa del figlio – è stato accompagnato in questura dove ha confessato. Per lui l’accusa è duplice omicidio aggravato.

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