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Modesto esulta dopo un gol ai tempi del Parma

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Uno dei migliori talenti calcistici espressi dalla Calabria negli ultimi anni. Per la promozione del Crotone in A commissionò un murales nel suo quartiere

COSENZA – Francesco Modesto è senza dubbio uno dei migliori talenti calcistici che la Calabria abbia prodotto negli ultimi anni. Dopo la vittoria del campionato di Serie B col Crotone, è rimasto svincolato ma la sua carriera ha numeri interessanti: 337 presenze e undici gol, tra Serie A e Serie B.

Nato a Crotone nel 1982, Modesto esplode a soli vent’anni quando a sorpresa diventa titolare con il Cosenza in Serie B: i rossoblù accarezzano il sogno della promozione in A per diverse settimane e lui conquista la fiducia di entrambi gli allenatori che quell’anno hanno guidato la squadra, Luigi De Rosa ed Emiliano Mondonico. E’ un terzino sinistro veloce e ordinato tatticamente, bravo anche a crossare.

Nella stagione successiva passa al Palermo, ma ha poca fortuna. Torna protagonista ad Ascoli, stagione 2004/2005, quando conquista la promozione in Serie A con in panchina Giampaolo. E nella massima serie giocherà per otto campionati, i primi tre in Calabria, con la Reggina di Mazzarri con la quale centra la storica salvezza nonostante la penalizzazione di 11 punti, quella della stagione 2006/2007.

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Nel 2008 torna a vestirsi di rossoblù: la maglia è quella del Genoa di Gasperini ma la sfortuna ci mette lo zampino: un grave infortunio ne limita il talento e le presenze, va in prestito al Bologna e torna in Liguria ma le partite di Modesto sono sempre meno. Va meglio al Parma, dal 2010 al 2012 (40 presenze e tre gol) e un ottavo posto conquistato con Donadoni in panchina e in campo calciatori come Biabiany, Morrone e Giovinco.

L’ultima stagione in serie A è la 2012/2013, con il Pescara, che a fine stagione retrocederà in B. Modesto passa al Padova (solo 9 presenze) e nel 2014 arriva al Crotone e nella stagione 2015/2016 contribuisce con undici presenze e un gol alla prima e storica promozione dei pitagorici in Serie A. Un risultato che lui celebra commissionando un murales nel quartiere della città dove è nato e cresciuto sovrastato dalla scritta “Io sono crotonese”, la frase che ha urlato sotto la curva dopo il suo gol segnato al Como.

 

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