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L’uomo era rimasto coinvolto in un’operazione condotta dalla Dda di Reggio Calabria e successivamente era finito nel mirino di quella di Potenza

CATANZARO – Scortato da personale del Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia della Direzione centrale della Polizia criminale, è giunto stamane a Roma, proveniente dagli Stati Uniti, Raffaele Valente, detto “Lello”, di 45 anni, di Benevento, arrestato a New York nel corso dell’operazione New Bridge coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria e successivamente destinatario di un provvedimento restrittivo anche nell’operazione Underboss condotta dalla Dda di Potenza.

Valente è accusato di essere il collante tra il clan newyorkese Gambino e le organizzazioni mafiose campane e calabresi, e di fungere da intermediario tra i fornitori della droga e i destinatari, seguendo i trasferimenti degli stupefacenti lungo le rotte dal Sud America all’Italia.

Dalle indagini sarebbe anche emerso il suo coinvolgimento nelle proiezioni criminali in Lucania, con diretta partecipazione ad una vicenda estorsiva nei confronti di un imprenditore materano.

Le operazioni New Bridge ed Underboss, che hanno portato alla luce l’asse New York – Calabria, il cui sistema di traffico di droga aveva come punto d’arrivo il porto di Gioia Tauro, secondo gli investigatori rappresentano l’esempio di come le investigazioni a livello locale, condotte, in due diverse inchieste, dalla squadra mobile di Reggio Calabria e di Matera nonché dal Servizio centrale operativo, siano state il fulcro delle attività internazionali sinergicamente coordinate dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, unitamente all’FBI. Giunto a Fiumicino ed espletate le formalità dell’arresto sul territorio nazionale nell’Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea, Valente è stato condotto in carcere. 

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